Teatro dialettale al Fenaroli di Lanciano: "Tu che li trunche ie che la paje, foche fi e foche facce"
Domenica 24 febbraio, alle ore 17, la compagnia teatrale atriana di Atri (Teramo), porta in scena al teatro Fenaroli di Lanciano la commedia "Tu che li trunche ie che la paje, foche fi e foche facce", di Giancarlo Verdecchia.
La storia è ambientata in una casa di media borghesia, dove vive la famiglia Dacorpo, lui impiegato di banca con una lunga carriera da dirigente alle spalle, la moglie dalle vedute molto ampie con un carattere battagliero. Con loro vivono i due figli Nicola e Stefania, lui alquanto sempliciotto, lei una ragazza a modo, ma entrambi vittime, insieme a tutta la famiglia, dei comportamenti da megalomane della madre. Ci sono anche il nonno Gabriele, il padre Renato e nonna Fiorella madre di Marcella, i quali, vedovi dei rispettivi coniugi, hanno deciso di andare a vivere con i loro figli. Della famiglia fa parte anche Adelina, domestica di casa assunta da Marcella non per sopperire al gravoso lavoro familiare, ma per dare un tocco di classe alla famiglia e ostentare, nei confronti della gente un loro finto benessere, in particolare nei confronti della signora Desiderio, moglie di un collega di suo marito Renato, il quale, pur essendo un suo sottoposto, conduce insieme alla moglie un tenore di vita più alto delle loro possibilità. È una commedia basata sul concetto, ultimamente molto comune, dell’apparire e non dell’essere, dove si susseguono colpi di scena, scene imbarazzanti, situazioni particolari che rendono uno spirito brioso alla storia, senza mai tralasciare nel contenuto una morale che fa da padrone.
Il biglietto ha un costo di 12 euro per il primo settore, 10 per il secondo, ridotti rispettivamente 10 e 8. Riduzioni per i possessori della fidelity card Le Vie del Commercio, soci dell'Università della Terza età, soci di compagnie teatrali amatoriali, soci della BCC, studenti e ragazzi fino a 13 anni, ultrasessantacinquenni