Bobok al Piccolo Teatro dello Scalo l'8 maggio
Domenica 8 maggio, alle 18, al Piccolo teatro dello Scalo, in via Pescara, l'unica data abruzzese dello spettacolo Bobok, da un racconto di Fedor M. Dostojevskij, con Ferdinando Smaldone, Noemi Pirone, Salvatore Esposito, Antonio Affinito, Paola Guarriello, Maria Anna Russo, Lello Cirella, Chiara Mattiacci, Maddalena Sammarco, Danilo Trapanese. Canto scenico Orsola Sorrentino.
Note sullo spettacolo:
l’opera teatrale è tratta da un racconto di Fedor Michajlovic Dostoevskij, adattato e diretto da Ferdinando Smaldone.
L’insolito racconto fantastico di Dostoevskij è pieno di grande humour, eventi straordinari, situazioni inattese e personaggi che permettono al pubblico di gustare al meglio l’arte drammatica, comica, il canto, la coreografia e molte altre forme sceniche in un unico spazio teatrale sobrio e divertente.
Nel racconto Bobok, Dostoevskìj fa parlare i morti. Una certa qual persona, « un tale », com'egli semplicemente lo definisce, capitato quasi per caso al cimitero, vi nota « molta finta mestizia e anche molta sincera allegria ». Si annoia a leggere « le epigrafi sepolcrali, che sono eternamente la stessa cosa » e, dopo aver vagato con i pensieri, si oblia sdraiato su una tomba. Si guarda in giro, osserva, si diletta del nulla; ma, d'un tratto, ode suoni, voci indistinte, parole. Sono i morti che dialogano.
Nella messa in scena prendono forma e vita.
E così Bobòk, vocabolo esistente nella lingua russa, ma qui usato da Dostoevskij con intenzione onomatopeica a rappresentare l'ultima emissione vocale dell'individualità, l'ultima esaltazione d'una coscienza che la vitalità abbandona, e che si spegne (« la scintilla impercettibile »), fonema qui privo di significato e dunque assurdo nel dato sistema linguistico, costituisce la parola-chiave del titolo e della messa in scena; ma, di più: caricandosi invece di significati e indicazioni, allusioni nel corso dello spettacolo. Ne esce un genere del tutto rinnovato e visto come il contenitore per eccellenza e lo strumento più idoneo per quel « realismo in senso supremo » che era propugnato da Dostoevskij per la conoscenza e dunque l'espressione della società moderna. Ne emergono il grottesco, la satira, il fantastico e l'assurdo alla pari con il dibattito filosofico e il tragico e altro. E dunque Bobok condensa e riassume in sé tutti questi motivi.
Bobòk da il “la” agli attori in scena. Alla musica, al canto che ne deriva. Al flusso di coscienza come moto perpetuo della coscienza stessa e che prende forma e vita nelle parole e nei corpi di chi per inerzia…prosegue “a vivere” ben oltre la morte.
Ultimo spettacolo della stagione 2015-2016, stagione ricca di spettacoli con una grande affluenza di pubblico che ha visto IL PICCOLO TEATRO DELLO SCALO al centro dell’attenzione regionale e nazionale, ospitando importanti compagnie del sottobosco teatrale di grande qualità come La compagnia Onirika del sud con RADIO AUT vincitore di ben sei premi teatrali. Grande soddisfazione della direzione artistica del Piccolo Teatro dello scalo. Adesso da fine Maggio a fine Giugno spazio agli spettacoli dei propri laboratori di teatro.
Biglietto € 10 e ridotto € 8 (Studenti, Insegnanti e Over 65). Prenotazioni al 328 32 57 210