"Aspettando una chiamata" il monologo di Matteo Cirillo sull'attesa del “lavoro della vita”
“Aspettando una chiamata” monologo brillante e ironico sull'attesa del “lavoro della vita” delle giovani generazioni, arriva al Piccolo Teatro dello Scalo domenica 5 gennaio, alle 18, per la stagione di prosa. Uno spettacolo scritto e interpretato da Matteo Cirillo vincitore del premio «Miglior Spettacolo Comedy» e «Premio della Critica P.I.M.» al Roma Fringe Festival 2017 e premio «Miglior Attore» e terzo premio come «Miglior Spettacolo» alla rassegna “Autori sul cassetto attori sul comò”2015 del Teatro Lo Spazio.
“La Repubblica garantisce a tutti i cittadini il diritto al lavoro”: sulla base dell'articolo 4 della Costituzione Italiana, un ragazzo aspetta fiducioso una chiamata che faccia valere questo suo diritto. “Il vero lavoro è saper attendere” dice più volte il ragazzo che nel frattempo si allena a possibili vite future:con le loro speranze, i loro sogni e le loro paure. Un giovane come tanti che con fiducia attende, ma da quanto tempo aspetta e per quanto tempo ancora dovrà aspettare sono domande che non hanno una risposta.
«Viviamo il nostro presente aspettando tempi migliori, aspettando che la crisi finisca, aspettando una chiamata di lavoro». Così noi "giovani" rimaniamo intrappolati nel tempo della giovinezza e nell'attesa di un "vero lavoro". Ma se muore la speranza cosa resta?
Aspettando una chiamata” in un susseguirsi di situazioni comiche, tragicomiche e drammatiche, cerca di riflettere con intelligenza sulla situazione contemporanea di un'intera generazione giocando con un linguaggio fresco e diretto che prevede la rottura totale della quarta parete.
Matteo Cirillo giovane promessa del teatro italiano attualmente oltre che lavorare sui suoi testi è in compagnia con Monica Guerritore nell’allestimento L’anima buona di Sezuan di Bertolt Brecht mentre l’anno scorso era in compagnia con Giulio Scarpati ne Il misantropo di Molière.