La Presentosa ingioiella la Maiella: installazione artistica a Pretoro
Venerdì 13 maggio, dalle ore 17.30, in località Mammarosa di Pretoro, un’opera di Land Art che riproduce la “Presentosa”, il capolavoro dell’arte orafa abruzzese verrà installata sulla “Makella geopark”, GeoParco Mondiale Unesco, per accogliere la tappa del Giro d’Italia che arriverà domenica al Blockhaus.
Si tratta di una installazione artistica realizzata in grandezza tale da essere visibile dall’alto ed essere ripresa dagli elicotteri al seguito della manifestazione: una straordinaria occasione di promozione del territorio, delle unicità del patrimonio naturalistico e di quello culturale. La “Presentosa” è espressione di storia, arte, creatività, ingegno e amore, un segno che si fa dono alla Montagna Madre riconosciuta patrimonio Mondiale Unesco, ed è simbolo del capolavoro di arte orafa abruzzese che tuttora il gioiello settecentesco continua a rappresentare.
Da un’idea di Antonio Corrado, l’installazione è stata realizzata in legno dal maestro Francesco Carullo, in stretta sinergia con il Club per l’Unesco di Chieti, l’Ente Mostra Artigianato Artistico Abruzzese, il Comune di Pretoro e grazie alla collaborazione del Parco Nazionale della Maiella.
L'Ente Mostra dell'Artigianato Artistico Abruzzese ha ritenuto di voler curare la realizzazione di questo importante manufatto, con la speranza che venga recepita la rilevanza di avere in Abruzzo un marchio di qualità che contraddistingua l'artigianato artistico, e si occuperà dell'installazione del manufatto sapientemente realizzato con le nuove tecnologie digitali dal maestro Francesco Carullo.
La Presentosa ha due cuori: un binomio d’amore come montagna e mare, uomo e ambiente, arte e natura. Un gioiello che evoca la grandiosità dell’arte orafa abruzzese, che ha visto grandi interpreti e maestri come Nicola da Guardiagrele, un gioiello che lega alla sacralità di un pegno d’amore, la sacralità dei rosoni delle nostre cattedrali. Un dono come pegno a pazientare il sicuro ritorno dalla lunga transumanza. Da ricordare, infine, la descrizione che ne fa Gabriele d’Annunzio nel “Trionfo della morte”, testo che descrive il promontorio sul Trabocco del Turchino a San Vito Marina: “Portava agli orecchi due grevi cerchi d’oro e sul petto la Presentosa: una grande stella di filigrana con in mezzo due cuori”.