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Mostre Centro Storico / Corso Marrucino

Gli studenti raccontano il grande sogno dello sviluppo industriale a Chieti: la mostra documentaria

Inaugurata al Vico la mostra "Il grande sogno. Lo sviluppo industriale a Chieti dai primi insediamenti al declino" realizzata in collaborazione con l'Archivio di Stato. Visitabile fino a febbraio

Il liceo G. B. Vico ospita la mostra documentaria "Il grande sogno. Lo sviluppo industriale a Chieti dai primi insediamenti al declino", visitabile fino al 14 febbraio 2020 (dalle 10 alle 12,30).

Così Archivio di Stato, Miur e Mibact ricostruiscono il miracolo economico a Chieti con le sue storiche fabbriche. La mostra è stata inaugurata sabato scorso nell'ambito del piano nazionale Cinema per la scuola. Buone pratiche, rassegne, festival.

“Il grande sogno. Lo sviluppo industriale a Chieti dai primi insediamenti al declino" è il frutto di un lavoro di ricerca in Archivio condotto dai ragazzi delle classi IV C e IV D del liceo classico di Chieti, guidati dal professor Francesco Baldassarre. Si tratta di uno dei momenti previsti in un progetto didattico focalizzato sull’uso del linguaggio cinematografico per capire la storia e il presente.

I temi affrontati sono quattro:

  • “La nascita della Repubblica, Guerra, Resistenza, Costituzione”
  • “Luci e ombre del miracolo economico”
  • "Il Sessantotto”
  • “La rivoluzione scientifica, sociale, etica della Legge Basaglia”.


Prima di arrivare alla storia locale, i ragazzi sono stati introdotti ai temi più generali del miracolo economico italiano e degli anni della contestazione, in Italia e nel mondo.

Successivamente, sotto la guida del professor Marcello Benegiamo, che ha supervisionato l’allestimento della mostra, gli studenti hanno approfondito il tema dello sviluppo  industriale locale e del suo intrecciarsi con il fenomeno della contestazione, operaia e studentesca.

La mostra vuole quindi provare a raccontare “un grande sogno”, quello dello sviluppo industriale a Chieti, dalle origini fino al triste epilogo della crisi e della successiva deindustrializzazione. Momento centrale di questo sogno sono sicuramente gli anni del boom economico, dalla seconda metà degli anni ‘50 fino alla fine degli anni ‘60, quando la vallata del Pescara si riempie di fabbriche che occupano migliaia di lavoratori.

Non poteva mancare un’ampia sezione dedicata a quella che fu la prima e la più importante delle industrie della zona: la Celdit (Cellulosa d’Italia).


 

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