'L’altra metà del lavoro/Appunti di viaggio', Max Mandel alla Camera di Commercio
La realtà può essere molte cose nello stesso momento. Basta saperla guardare con il giusto senso di meraviglia. Sembra essere l’insegnamento delle fotografie che Max Mandel proporrà a Chieti nella Bottega d’Arte, nella sala espositiva della Camera di Commercio, dal 7 marzo al 7 aprile.
E’ una mostra dal duplice titolo, 'L’altra metà del lavoro / Appunti di viaggio' perché composta di due percorsi differenti eppure complementari. La prima parte raccoglie la ricerca del fotografo sul lavoro femminile, con una serie di intensi ritratti in bianco e nero, in cui lo sguardo fugge un approccio retorico per cercare l’umanità più autentica dietro il ruolo o la mansione. Persone, quindi, prima che professioni.
Si va da Eleonora e Chiara, giovani musiciste, a Patrizia, parrucchiera; da Valdina, anziana contadina, a Laura, biologa; da Alfia, benzinaia, a Sara, addetta di ambasciata a Kabul. Fino a Carla, Francesca, Roberta, Alessandra, disoccupate. L’ambiente, gli strumenti e il prodotto del lavoro (o la sua assenza) non sono solo il contesto ma, come nelle tele rinascimentali, contribuiscono a costruire il senso profondo del ritratto.
In 'Appunti di viaggio', invece, Mandel coglie particolari minimi, invisibili a tutti fuorché a lui, e li traduce in immagini quasi astratte. Riflessi su un vetro o su una lamiera, giochi di luce e ombra su una parete, fiori in una vasca, aerei di carta in volo nella Galleria Vittorio Emanuele a Milano. Immagini raccolte durante viaggi dall'Europa al Medio Oriente, all'Asia, dove si radicano le sue origini.
Accompagna la mostra, realizzata con la collaborazione del Comitato di Gestione della Bottega d’Arte della Camera di Commercio di Chieti, e di Crocevia - Fondazione Alfredo e Teresita Paglione, un catalogo di ottanta pagine, con un testo di Giovanni Gazzaneo.
Ingresso gratuito. Info: 0871-354308.