Tornano le giornate del Fai, luoghi aperti a Lanciano e Fara San Martino
Tornano sabato 14 e domenica 15 aprile gli appuntamenti delle Giornate Fai di primavera 2018, rinviate il 24 e 25 marzo scorsi, a causa del maltempo. A Lanciano, è prevista l’apertura straordinaria di Palazzo Fella che, secondo quanto tramandato dalla tradizione, fu residenza della famiglia dello storico lancianese Giacomo Fella, vissuto a cavallo tra il XVI e il XVII secolo. L'edificio è il risultato dell'accorpamento di diversi nuclei medievali, testimoniati dalla presenza dei portali con architravi timpanati oggi murati, accorpati con ogni probabilità dopo il violento terremoto che colpì la città nel 1456 per costituire la residenza di evidente impianto rinascimentale di un ricco mercante. Un unico portale si apre sulla strada, permettendo l'accesso a un atrio che immette in una corte, intorno alla quale si aprono i fondaci. Una scala esterna conduce al piano superiore occupato dalla residenza, costituita da una serie di stanze ad anello intorno alla corte centrale. Il palazzo è stato, negli ultimi due secoli, residenza delle famiglie Ciccarelli e Ragozzino. Verrà aperto al pubblico anche il Torrione Aragonese che, costruito in posizione angolare per dominare la sottostante Vallata della Pietrosa e vigilare sulla prospiciente Piana delle Fiere, era inserito nel sistema di fortificazioni che difendeva la città. Al centro di una battaglia per la sua salvaguardia, da un intervento edificatorio nelle sue adiacenze, e la sua valorizzazione da parte della delegazione Fai di Lanciano, il Torrione Aragonese, porzione del più ampio sistema difensivo dell’antica città demaniale di Lanciano, è collegato al primo giardino pubblico urbano, realizzato in epoca post unitaria, e all’antico complesso monumentale delle Clarisse, uno tra i più antichi d’Italia, a costituire, nell’insieme un “unicum” nel suo genere. Recenti scavi archeologici nei pressi del monumento, condotti grazie anche all'interessamento della locale Delegazione FAI, hanno permesso di individuare i resti di ben due diverse cinte murarie, una altomedievale e una databile alla metà del ‘400. Entrambi i monumenti si potranno visitare sabato e domenica, dalle ore 9.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 18.30.
A Fara San Martino, invece, si potranno visitare le sorgenti del fiume Verde, sul monte Acquaviva, nel parco nazionale della Majella, in entrambe le giornate, dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 18.30, con l’ultimo ingresso alle 18. Visite guidate anche alle gole di San Martino e all’abbazia di San Martino in Valle, con gli stessi orari. In entrambi i casi, le visite saranno condotte dagli apprendisti ciceroni dell’istituto Filippo Verna di Fara San Martino.
All’accesso di ogni luogo aperto verrà chiesto ai visitatori un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, che verrà destinato al sostegno delle attività istituzionali del Fai.