Festival della letteratura città di Chieti dal 3 al 5 aprile
Festival della letteratura città di Chieti da lunedì 3 a mercoledì 5 aprile al Gran Caffè Vittoria, a partire dalle ore 16. L'iniziativa è organizzata dall'associazione di promozione sociale, in collaborazione con Irdi-Destinazionearte ed Edizioni il Viandante. L’iniziativa è a cura del critico d’arte e professore Massimo Pasqualone, mentre la direzione artistica è stata affidata ad Antonio Romano. Si tratta di tre giorni dedicati alla cultura e all’insegna dell’arte, nei quali verranno presentati 43 artisti, provenienti da varie regioni d’Italia. Le conclusioni delle serate sono affidate a tre personalità differenti.
Il 3 aprile prevede la presenza degli artisti: Pierlisa Di Felice; Antonio Di Marino; Domenico Luciani; Angela Rossi; Manolo Di Prinzio; Maria Luisa Marini; Claudio Cecamore; Alberto Colazilli; Rosetta Clissa; Vinia Mantini; Silvio Di Cecco; Carla Cerbaso; Ugo Iezzi. Le conclusioni della serata sono affidate a Daniela D’Alimonte.
Il 4 aprile si ospiteranno i seguenti artisti: Giacomo Castelli; Domenico Parlamenti; Giusy De Berardinis; Ecle Di Bonifacio; Emilia Maria Di Federico; Sara Palladini; Alessandra Bucci; Tiziano Viani; Martina Pace; Giarmando Dimarti; Mariachiara Nolani; Annamaria Di Lorenzo; Tommasa Primavera, Mirella Tucci; Maria Basile; Gastone Cappelloni; Alice Collepalumbo; Bernardino Dell’Aguzzo. Le conclusioni sono affidate ad Italo Radoccia.
Il 5 aprile saranno presentati gli artisti: Filomena Impicciatore; Francesca D’Isidoro; Roberto Salerni; Luca Salini; Lara Bellotti; Simona Novacco; Marina Simone; Pierpaolo Rella; Filomena Grasso; Andreina Moretti; Michele Marino; Arturo Bernava. Le conclusioni sono affidate a Paolo De Cesare.
La manifestazione è un incontro tra cultura e società. Si rivela un invito ad essere protagonisti di emozioni e confronti tra lettori, artisti ed autori, una trasmissione di amore per la lettura. Festival che erge la bandiera della cultura nel pensiero che una penna sia più potente di una spada. Idea che non prevede né vincitori né sconfitti, ma arricchisce un frammento del nostro io e dell’anima. Le mura di sempre si trasformano in mattoncini di sensazioni le cui colonne si ergono su un nuovo modo di vivere la cultura in città. Luogo di confronto di idee, di spunti dell’anima che regaleranno un nuovo sguardo ai nostri occhi.