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Torna il Festival dell'architettura nel centro storico di Chieti: occasione di incontro, confronto e dibattito con i cittadini

Sei date per la II edizione dell'evento organizzato dall'ordine degli architetti e che sarà ospitato in diverse location: teatro Marrucino, Palazzo di Governo, Palazzo de’ Mayo, Camera di commercio, auditorium Cianfarani, Tricalle Sistema Cultura. Ci sarà anche un appuntamento al teatro Fenaroli di Lanciano

Un festival dell'architettura nel segno della condivisione quello in programma dal 30 settembre al 15 ottobre a Chieti e organizzato dall'Ordine degli Architetti Pianificatori e Conservatori della Provincia di Chieti.

La seconda edizione del FA2022 sarà strutturata in una serie di incontri che si svolgeranno il venerdì e il sabato nelle seguenti date: 30 settembre/1 ottobre, 7/8 ottobre, 14/15 ottobre. Il festival si articolerà in diversi eventi al teatro Marrucino, Palazzo di Governo, Palazzo de’ Mayo, nella sala Cascella della camera di commercio, all'auditorium Cianfarani, all'interno del Tricalle Sistema Cultura; ci sarà anche un appuntamento al teatro Fenaroli.

“Il festival sarà rivolto non solo agli architetti e agli addetti ai lavori, ma sarà occasione di incontro, confronto e dibattito con i cittadini, enti, istituzioni e associazioni” ha sottolineato l'architetto Luca Mancini, direttore del festival, durante la presentazione accanto al presidente dell'Ordine, architetto Daniele Schiazza.

“Durante un seminario sull'accessibilità – ha proseguito -  verrà consegnato il premio Turismi Accessibili organizzato dall'associazione Diritti Diretti fondata dalla nostra concittadina mai dimentica Simona Petaccia. Inoltre verrà inaugurata la prima scuola di Architettura per bambini a San Salvo, un’iniziativa collegata a Favara Cultural Park".

La dirigente della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Chieti e Pescara, Cristina Collettini, ha lanciato una provocazione utile come spunto di riflessione. "Tutela non è immobilismo, tutela è progettazione di qualità. Dobbiamo scardinare questo concetto che la Soprintendenza è quella che blocca ma invita ad una progettazione di qualità. Secondo aspetto fondamentale, noi viviamo in un paese costruito dove lo spazio per la nuova architettura è poco, dobbiamo fare architettura nuova sull'esistente. Infine attenzione agli spazi vuoti, che non è una definizione negativa di un qualcosa, ma sono quei luoghi dove viviamo la nostra vita: le piazze, le agorà, il foro, le vie, i tratturi, sono vuoti ma hanno una connotazione molto forte”.

“Siamo lieti che questa iniziativa racconti il territorio e la bellezza di cui la nostra città è depositaria – le parole del sindaco di Chieti Diego Ferrara e del vicesindaco Paolo De Cesare - come amministrazione comunale stiamo facendo il possibile per restituire al patrimonio cittadino la sua antica forma e fruibilità, anche con strumenti urbanistici che consentano di preservare l’antico guardando al futuro e alla modernità. Ringraziamo l’Ordine degli architetti per il contributo che costantemente assicurano a tale obiettivo, insieme alla Soprintendenza che è parte di una sinergia a cui teniamo molto”.
 

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