Festa del Majo a Chieti giovedì 1° maggio
La festa del Majo, riproposta per il VII anno, si propone di rievocare alcuni antichi riti tradizionali che hanno scandito la vita agro-pastorale della gente abruzzese.
Da piazza San Giustino si avvierà, alle ore 10 di giovedì 1° maggio, un corteo, la Maggiolata, costituito da un carro addobbato di fiori e fronde, con sopra un giovane che impersona il Majo e poi un fantoccio che rappresenta il Majo; dai suonatori di “du botte” e dalle coppie di danzatori dei laboratori Tradizionale di Balli e Canti tradizionali abruzzesi, vestiti con abiti filologici e ornati con gioielli tipici della tradizione; gli studenti dell’IIS “Umberto Pomilio” con abiti simbolici della festa.
La Festa del Majo è l’ultima e più importante festa di primavera. E’ un rito diurno, in cui i maggiolanti girano per le strade annunciando l’arrivo di Maggio. Il Majo è infatti un giovane maschio che indossa un cappello conico fatto con un’intelaiatura di canna coperto di paglia e da mazzetti di fiori”
Il corteo si snoda nelle strade del Centro Storico di Chieti, dove si eseguiranno canti propiziatori e danze.
‘Il Canto dei Dodici Mesi’ è il canto protagonista della festa, viene cantato anche nel Carnevale abruzzese e si conclude con il Majo. Sei coppie rappresentano i mesi dell’anno e si dispongono in cerchio, al centro c’è un tredicesimo figurante che rappresenta l’anno. I dodici mesi chiamati al centro dall’anno, uno alla volta, descrivono e vantano le proprie caratteristiche, mentre l’anno li ammonisce sulla loro caducità ricordando loro che devono lasciare posto l’uno all’altro senza tregua.
Tutti i mesi hanno dei simboli caratterizzanti il mese che rappresentano. Il ballo del Palo Intrecciato prevede un intreccio di nastri intorno ad un palo, che rappresenta l’albero e i virgulti primaverili della vegetazione che risorge.
La celebrazione continua con saltarelle e quadriglie fino al momento del pasto campestre. Si degusta l’antico piatto delle “lessagne”, una variante frentana delle virtù teramane. Quest’anno il Pranzo Campestre verrà preparato dalla’Azienda Agricola Mauro Candeloro e consumato presso la Villa Comunale di Chieti.
Il cerimoniale si conclude con il rogo del fantoccio del Majo, atto rituale finalizzato alla fertilizzazione della terra.