"Una biblioteca nascosta": all'Ud'A giornata di studio sui codici miniati
La cattedra di Paleografia latina dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti -Pescara, coordinata dal Prof. Carlo Tedeschi, organizza per il 22 marzo, a partire dalle 10, una giornata di studio dedicata ai frammenti rinvenuti fra le carte degli antifonari trecenteschi provenienti dalla chiesa pennese di S. Domenico e attualmente conservati presso l’Archivio diocesano di Penne.
Uno dei codici, il B, magistralmente restaurato presso l'ICRCPAL di Roma, potrà essere visionato durante il convegno. Ciò che contraddistingue i sette corali pennesi è il fatto di contenere una vera e propria “biblioteca nascosta”, come suggerito dal titolo stesso del convegno: nel Settecento, infatti, per rinforzare la piegatura dei fascicoli, risarcire lacune e ricucire lacerazioni, furono applicati al loro interno numerosissimi frammenti di antichi manoscritti (circa 400), tra cui quelli di una Bibbia Atlantica dell’XI secolo, appartenente al gruppo delle più antiche Bibbie atlantiche a noi pervenute. La Bibbia pennese consentirà d’ora in poi di conoscere un capitolo finora ignorato della storia dei rapporti fra la diocesi Vestina ed il Papato. Nel corso dell'incontro, aperto da un intervento storico-critico di Carlo Tedeschi, le restauratrici Maria Luisa Riccardi e Ilaria Vezzosi illustreranno nel dettaglio il lavoro effettuato sul codice.
Gli interventi saranno focalizzati non solo sul manoscritto in questione, ma anche su diversi aspetti della miniatura in Abruzzo tra XIV e XV secolo, sull'uso e il riuso di codici biblici e di frammenti di codici. Interverranno: Paolo Di Simone, Marilena Maniaci, Francesca Manzari, Marco Palma, Luisa Riccardi, Carlo Tedeschi, Caterina Tristano, Ilaria Vezzosi.