Gli storici Di Felice e Di Giovanni raccontano la storia della famiglia De Sanctis Ricciardone di Chieti
Continuano gli appuntamenti culturali del cartellone 'Vivi Teate' animati nella bellissima cornice del sito archeologico dei tempietti romani dall'archeologo Daniele Mancini.
Sabato 3 agosto alle ore 19 ci sarà la presentazione di una ricerca storica sulla famiglia De Sanctis Ricciardone.
Gli storici Sandra Di Felice (foto) e Loris Di Giovanni, con l'ausilio di un proiettore, ripercorreranno le gesta della famiglia attraverso documenti di archivio, fotografie, articoli di giornale e libri dell'epoca. Racconteranno l'origine del cognome De Sanctis Ricciardone attribuito a Giuseppe e ai suoi successori, tutti esponenti della politica teatina dove hanno ricoperto anche il ruolo di sindaci e decurioni.
Introdotti dalla storica dell'arte Maria Paola Lupo, i due ricercatori si soffermeranno soprattutto sulla figura di un onorevole fino ad oggi quasi sconosciuto: Giovanni De Sanctis, nato nel 1809 da Giacinto De Sanctis, Regio Giudice del Regno di Napoli, e da Maria Scurci, figlia del notaio Gabriele Scurci di Manoppello. Zio di Augusto Pierantoni, già Deputato e Senatore del Regno d'Italia, che nel 1904 ritirò il Premio Nobel per la Pace in qualità di presidente dell'Institut De Droit International di Gand (Belgio).
Verrà, inoltre, descritta l'atmosfera che si respirava in casa De Sanctis, vera e propria palestra di patriottismo nella quale si educavano i giovani teatini ai nuovi valori di libertà. Attrice principale del salotto De Sanctis era la sorella di Giovanni, Dorinda, donna di elevatissima istruzione, lo spirito liberale più ardente della famiglia. Fu lei assieme ai nipoti a cucire lo stemma sabaudo sul tricolore che pose sul proprio balcone il giorno dell'arrivo del Re a Chieti.