Antonio Di Muzio presenta "Il teatro all'Aquila e in Abruzzo"
A Chieti, presso il Teatro Marrucino sabato 7 marzo, a partire dalle ore 16 si terrà un incontro sul tema “Tsa e Marrucino: crocevia di esperienze”.
Seguirà la presentazione del libro di Antonio Di Muzio "Il teatro all'Aquila e in Abruzzo. TSA, cronaca e storia" (Ricerche&Redazioni Edizioni, 2015). Dopo essere stato presentato due volte all’Aquila, il libro approda a Chieti, una delle roccaforti dello Stabile Abruzzese, che molte volte ha proposto le anteprime delle sue produzioni. Senza dimenticare che lo storico Marrucino ha ospitato l’anteprima nazionale nel giugno del 1904 della Figlia di Iorio di d’Annunzio e i due atti unici di Flaiano, Il Caso Papaleo e La donna nell’armadio, prodotti nel 1996-97 dal Tsa. Due mostri sacri della cultura abruzzese e mondiale. La presentazione sarà anche l’occasione per illustrare e commentare la nuova legge sui teatri che cambierà radicalmente l’accesso ai fondi. Per quanto riguarda il Marrucino quelli per la Lirica, settore per il quale il teatro teatino è capofila in Abruzzo e parte del centro Italia.
Questo il programma dell'evento: saluti di Umberto Di Primio, Sindaco di Chieti, Paolo Roccioletti, Presidente del Cda del Marrucino, e Remo Di Martino, componente del Cda del Tsa. Incontro con Germano Mazzocchetti, consulente artistico di Prosa al Marrucino, Aurelio Bigi, storico, e Antonio Di Muzio, autore del libro. Modera Walter Tortoreto, giornalista.
Ingresso libero.
IL LIBRO L’opera monumentale – 688 pagine, con un corredo di 60 foto storiche, in gran parte messe a disposizione direttamente dal TSA – introdotta dalla scrittrice Dacia Maraini, con la prefazione del professor Ferdinando Taviani, si avvale anche di contributi di illustri studiosi, storici, personaggi e protagonisti di questa grande storia: Eugenio Barba, Antonio Calenda, Raffaele Colapietra, Umberto Dante, Grazia Felli, Gian Piero Fortebraccio, Silvia Giampaola, Fabrizio Pompei, Alessandro Preziosi, Armando Rossini, Francesco Sanvitale, Ferdinando Taviani.
Qualcuno ha già definito il volume come “l'enciclopedia del teatro abruzzese”, per la sua straordinaria capacità di narrare, in modo analitico e puntuale, la storia di un teatro e dei teatri del territorio, da Amiternum ai giorni nostri.
«La storia della maggiore istituzione culturale d’Abruzzo – dice Di Muzio – è conosciuta in tutto il mondo grazie a produzioni, spettacoli e protagonisti che hanno lasciato un segno indelebile. Il libro è il frutto di una ricerca durata 15 anni, che intreccia le storie del Tsa con il Tadua, l’Atam, l’Uovo e l’Accademia di Belle Arti, fino ai gruppi teatrali istituzionali e non istituzionali nati in modo spontaneo in Abruzzo. Il Tsa negli anni è riuscito a raggiungere città del Centro Italia che erano a digiuno di teatro e ha fatto aprire sale e strutture in tutto l’Abruzzo, nelle Marche, in Umbria, nel Molise e nel Lazio. I suoi spettacoli, che hanno lanciato artisti del calibro di Gigi Proietti, Piera degli Esposti, Ugo Pagliai, Paola Gassman, Sergio Rubini, Sergio Castellitto, Giancarlo Giannini, Glauco Mauri, e registi come Antonio Calenda, Aldo Trionfo, Giancarlo Cobelli, Alberto Gozzi e Carmelo Bene (che nel 1974 ha lavorato per la prima e unica volta con un Teatro Stabile pubblico) sono stati rappresentati in tutto il mondo».