A Borrello e Monteferrante l'omaggio a De André della band abruzzese “gli indiani”
A quarant’anni esatti dall’uscita dell’album conosciuto come “Fabrizio De André, l’indiano”, che segnò il ritorno sulle scene di Faber dopo i tristi eventi legati al rapimento che lo vide coinvolto, in Sardegna, insieme a Dori Ghezzi, debutta il progetto dedicato ai grandi classici del cantautore genovese, a cura della band abruzzese “gli indiani”.
L’indiano è la metafora dell’impegno e delle lotte contro i soprusi, fisici e morali, che da sempre attanagliano la società, tematiche su cui Fabrizio De André si è sempre battuto, senza condizionamenti politici, senza bandiere, senza vessilli. I membri della band, quasi tutti già da anni impegnati con la formazione Sfaratthons (finalisti per SanremoRock nel 2020 presso il Teatro Ariston e curatori del progetto) nella ricerca di nuove sonorità musicali all’insegna del Prog Rock, provengono da Borrello, il paese delle Cascate naturali più alte d’Italia, in provincia di Chieti.
Giovanni Di Nunzio (voce e chitarra), Cecilio Luciano (batteria), Mario Di Nunzio (basso), Giovanni Casciato (chitarre), Fabio Evangelista (chitarra) e Luca Di Nunzio (tastiere) propongono le pietre miliari del repertorio di De André prendendo spunto dalla celebre tournée che vide il cantautore genovese impegnato insieme alla PFM tra il 1978 e il 1979. A Massimo Di Muzio sono affidate la cura nella ricerca delle sonorità e l’ottimizzazione sonora.
Dopo il debutto, lo scorso 30 luglio, a Chieti, è prevista una serie di concerti celebrativi a Barrea (L'Aquila) il 10 Agosto, a Borrello il 14 agosto e a Monteferrante il 18 agosto.