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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cinema

Chieti Film festival, giornata conclusiva con Siani e anteprima di "Giovane e bella"

Alessandro Siani a Chieti per la chiusura del Film festival, in anteprima "Giovane e bella" di Francois Ozon e un omaggio a Federico Fellini

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

Giornate conclusive al 23° Festival Internazionale Cinematografico "Scrittura e Immagine Chieti Film Festival". Venerdì 8 novembre al Supercinema di Chieti Alessandro Siani incontrerà il pubblico alle ore 18,00 prima della proiezione del suo film "Il principe abusivo" e poi, alle ore 20,00 riceverà il Premio quale interprete della nuova comicità partenopea

Il premio per la sceneggiatura sarà consegnato a Fabio Bonifacci per la sceneggiatura del film "Il principe abusivo". Un premio speciale sarà assegnato al documentario "Suicidio Italia". Lo ritirerà il produttore Alessandro Tartaglia Polcini.

I FILM DELLA SERATA Dopo la premiazione condotta dal giornalista Rai Lucio Valentini, sarà presentato in anteprima l'ultimo film di Francois Ozon "Giovane e bella": Isabelle è un'attraente studentessa diciassettenne che vive con il fratello minore, la madre e il patrigno. Dopo un'estate al mare durante la quale ha avuto il suo primo (e insoddisfacente) rapporto sessuale torna in città e inizia a prostituirsi fissando appuntamenti via internet. Guadagna molto ma non spende. Un giorno però, durante un rapporto con uno dei clienti più assidui, succede un fatto che muta profondamente il corso della sua vita.
François Ozon torna a suddividere una propria opera in capitoli. Questa volta non segue cronologicamente al contrario il progressivo deteriorarsi di una coppia. Sono le stagioni, con il loro procedere dall'estate alla primavera, che segnano qui il passaggio all'età adulta di Isabelle (Lea per i clienti). Per questa indagine, in cui mostra di possedere un'acuta capacità di indagine socio-psicologica, utilizza un elemento della cultura che molti ritengono (spesso a torto) 'bassa': la canzone della cosiddetta musica leggera.

Seguirà infine la proiezione di "Che strano chiamarsi Federico" di Ettore Scola in omaggio a Federico Fellini nel ventennale della morte: firmato da Ettore Scola, una tra le figure più incisive del cinema italiano, Che strano chiamarsi Federico - Scola racconta Fellini si compone di un linguaggio che intreccia scene scritte e ricostruite a Cinecittà con materiali di repertorio, scelti dagli archivi delle Teche. Il film viene raccontato infatti in terza persona, il narratore è il bravo Vittorio Viviani e "si apre" con l'arrivo a Roma di Federico Fellini appena diciannovenne, interpretato da Tommaso Lazotti, dove ha inizio la sua collaborazione con il giornale satirico "Marc'Aurelio", è il 1939. Lungo gli anni quaranta Fellini nel frattempo inizia a collaborare come sceneggiatore per diversi registi, e di lì a poco farà l'incontro con alcuni dei futuri compagni di viaggio, come Alberto Sordi e Marcello Mastroianni. Parallelamente anche il giovane Ettore Scola, di undici anni più giovane, siamo nel 1948, entra a far parte del "Marc'Aurelio". Ben presto farà la conoscenza di Fellini e tra i due nascerà una profonda amicizia.

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