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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Il welfare non è di casa in Abruzzo: valori per sanità e politiche sociali inferiori al dato nazionale

15° posto per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare: risultati al di sotto dei valori nazionali per spesa sanitaria pubblica e privata, mentre la spesa regionale per l’istruzione e la formazione è sopra la media. Il sondaggio promosso da Unipol Gruppo in collaborazione con The European House – Ambrosetti

Il sistema di welfare in Abruzzo presenta diverse criticità che pongono la Regione al 15° posto in Italia per efficacia e capacità di risposta del sistema. 

Il dato emerge dalle classifiche del “Welfare Italia Index 2020”, uno strumento di monitoraggio che prende in considerazione gli ambiti di politiche sociali, sanità, previdenza e formazione e consente di identificare, a livello regionale, i punti di forza e le aree di criticità in cui è necessario intervenire.
 

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Entrando nel dettaglio, l’Abruzzo presenta risultati al di sotto dei valori nazionali per spesa sanitaria pubblica (2.019 euro pro-capite contro un valore mediano nazionale di 2.114 euro), ma anche per la spesa sanitaria privata (364 euro pro-capite contro un valore nazionale di 480 euro). 

Male anche la perfomance per quanto riguarda la spesa in servizi sociali (73 euro pro-capite contro un valore mediano nazionale di 127 euro) e per ciò che riguarda i contributi sociali riscossi dagli enti di previdenza in % del Pil regionale. 

L’Abruzzo ha però ottenuto risultati positivi nella spesa pubblica per consumi finali per l'istruzione e la formazione risultando all’8° posto con il 4,2% e, relativamente ai beneficiari da sussidio di disoccupazione Naspi su popolazione 15-64 anni, si classifica al 5° posto.

Dal punto di vista degli indicatori strutturali, il tasso di disoccupazione della popolazione con più di 15 anni pari all’9,3% (a fronte della mediana italiana di 9,2%) ha posizionato la Regione al 15° posto. L’Abruzzo si è classificato inoltre 14° per quanto riguarda l’indice di povertà relativa familiare e oltre la media nazionale per quanto concerne il tasso di part-time femminile involontario.

Da segnalare infine come la regione occupi il 17° posto per numero di alloggi popolari (social housing), il 15° per posti in asili nido autorizzati con 21,7 posti ogni 100 bambini di 0-2 anni nel 2017 e il 15° posto per quanto riguarda il tasso di partecipazione a forme pensionistiche complementari.

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Il sondaggio è stato realizzato da “Welfare, Italia”, Think Tank nato su iniziativa di Unipol Gruppo in collaborazione con The European House – Ambrosetti

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