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Trend favorevole per l'Abruzzo del vino: superati i valori pre pandemia

Nel mese di febbraio la produzione vitivinicola regionale ha chiuso con un +26,4%, con una crescita a doppia cifra per tutte le principali denominazioni

L'Abruzzo del vino continua ad investire sulla promozione, con la partecipazione imminente al Vinitaly, mentre continuano a crescere i numeri.

Come emerge dall’analisi degli ultimi dati del Contrassegno di Stato, introdotto a dicembre 2018, nel mese di febbraio la produzione vitivinicola regionale ha chiuso con un +26,4%, con una crescita a doppia cifra per tutte le principali denominazioni (Montepulciano d'Abruzzo +25% - Trebbiano d'Abruzzo +33% - Cerasuolo d'Abruzzo + 35% - Abruzzo +83%). Un trend favorevole evidenziato anche nell'ultimo trimestre in cui i vini d'Abruzzo hanno chiuso con un +16,7%, superando i valori pre-pandemia.

Il Montepulciano d'Abruzzo, che rappresenta circa l'80% del prodotto denominato regionale, cresce rispetto allo scorso anno del 14,9%. Un risultato incoraggiante avvalorato dal +18% del Cerasuolo d'Abruzzo e dal +24,8% del Trebbiano d'Abruzzo. Non è da meno l'Abruzzo Doc, in particolare per le tipologie Pecorino e Passerina, che si attesta a +38,2%. La ripresa dell'export evidenziata nel 2021 (+10% rispetto al 2020) nei principali Paesi target, ha visto la Germania crescere del 25%, gli Usa del 12%, la Svizzera del 45%, Cina del 33% e il Giappone del 26%, con un aumento contestuale del valore della singola bottiglia.

Un risultato, quest'ultimo, che si riscontra anche in Italia e pure nella Gdo, frutto del lavoro fatto dai produttori per innalzare la qualità dell'offerta, e sostenuto dal Consorzio con la sua attività di riposizionamento attraverso la promozione.

A confermare i numeri anche i dati anticipati nei giorni scorsi dalla ricerca “Iri per Vinitaly” che sarà presentata durante il Vinitaly: i vini a denominazione (Docg, Doc e Igt) sono cresciuti dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro. La classifica vede ai primi posti ancora una volta proprio il Montepulciano d’Abruzzo che registra oltre 9 milioni di litri venduti nella grande distribuzione organizzata italiana con un leggero aumento di volumi (+0,2%), ma soprattutto con una buona crescita del valore rispetto all’anno precedente (+3,7%).

“Questo trend ci lascia ben sperare per il futuro e comincia a ripagare gli sforzi fatti da anni dai produttori per riposizionare i vini d’Abruzzo”, commenta l'assessore regionale con delega all'agricoltura, Emanuele Imprudente sottolineando come “l’aumento di valore in Italia sta interessando in particolare il Montepulciano d’Abruzzo, vino portabandiera della regione. Questi risultati sono frutto del lavoro portato avanti negli anni dal mondo produttivo abruzzese”.

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