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Economia San Salvo

Vertenza Denso, preoccupata la Fiom Cgil: "Risposte su investimenti previsti"

Per il sindacato l'incontro del prossimo 1 aprile "assume un valore importante"

il sindacato Fiom Cgil Chieti interviene in merito alla vertenza Denso. "L'incontro del 1 aprile 2022 assume un valore importante per la vertenza Denso, soprattutto alla luce dell'ultima riunione. La Fiom ritiene fondamentale, prima di parlare di nuova cassa integrazione, avere le risposte rispetto agli investimenti previsti nell'accordo sottoscritto. Come Fiom continuiamo ad essere preoccupati rispetto all'atteggiamento aziendale che sembra cercare di evitare di affrontare questo argomento".

"Anche nell'ultima riunione convocata dal sindaco di San Salvo - prosegue la Fiom Cgil - questo impegno della Denso non è stato affrontato dai rappresentanti aziendali. Non capiamo perché si stia cercando di evitare di discutere di un argomento che è stato la base fondamentale per raggiungere l'accordo del 23 settembre 2021. L'imbarazzo aziendale ad approfondire questo argomento fa aumentare le nostre perplessità. Perplessità che aumentano anche perché l'azienda non ha ancora provveduto a far convocare, come da impegni presi, la riunione presso il Mise per la ratifica dell'accordo che prevedeva l'investimento dei 56 milioni di euro".

"In questo momento - spiega il sindacato - oltre alle mancate risposte aziendali, stiamo assistendo a un riassetto organizzativo che continua a colpire le lavoratrici e i lavoratori su cui stanno ricadendo le colpe di chi, in questi anni, ha mal gestito la Denso. Non è pensabile riorganizzare l'azienda facendo esclusivamente ricorso a un massiccio utilizzo della cassa integrazione ordinaria, che sta andando ben oltre i numeri dichiarati dall'azienda". 

"Come Fiom - è la posizione del sindacato - riteniamo che sia venuto il momento di affrontare seriamente questa difficile crisi partendo dalla conferma degli impegni presi dall'azienda, confermando gli investimenti e la gestione non traumatica delle eccedenze. Riteniamo fondamentale che per uscire da questa situazione vengano usati strumenti non traumatici e solidaristici, solo così si può preservare un patrimonio umano che, nonostante le difficoltà di chi non ha saputo gestire l'azienda, ha dato sempre il massimo per raggiungere gli obiettivi fissati. La Fiom chiede all'azienda di fare chiarezza e di mantenere gli impegni presi".

"Sarebbe assurdo - avverte la Fiom Cgil - da parte degli azionisti provenienti da una terra che ha visto nascere i codici di condotta del bushido non rispettare quanto concordato. Se il 1 aprile non ci sarà chiarezza rispetto agli impegni presi, è importante che unitariamente il sindacato prenda posizione convocando le assemblee dei lavoratori, compresi quelli in cassa integrazione, e decida con i lavoratori le iniziative da mettere in campo".

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