"La variante al Prg cancella il San Vito resort": protesta l'imprenditore Pagliaroli
L'imprenditore di Montesilvano contesta la la decisione dell'amministrazione Bozzelli di ridurre la capacità edificatoria del lotto a Colle Foresta: "Si perderebbero posti di lavoro e un'occasione storica per il salto di qualità della ricettività turistica"
“L’attuale amministrazione comunale di San Vito Chietino vorrebbe approvare una variante al Prg che di fatto cancellerebbe il progetto del San Vito Resort Village a Colle Foresta. In un sol colpo verrebbero eliminate una struttura da 450 stanze ma anche i circa 350 posti di lavoro che abbiamo calcolato verrebbero creati a beneficio della popolazione locale, in particolare dei giovani”. A dichiararlo in una nota è l'imprenditore Gianni Pagliaroli che da 13 anni sta portando avanti l’iter per la realizzazione della struttura ricettiva a San Vito Chietino.
“In una fase di crescita esponenziale dell’immagine della Costa dei trabocchi, su cui si sta concentrando l’interesse di turisti, investitori e operatori economici di tutto il Paese – continua Pagliaroli, a capo della società di costruzioni di Montesilvano – sarebbe la perdita di un’occasione storica per il tanto agognato salto di qualità della capacità ricettiva di un intero comprensorio e della sua economia turistica, dopo anni di annunci e proclami sulla necessità di valorizzare il litorale e dare lavoro e prospettive, in particolare alle nuove generazioni; ma che, soprattutto, espone tutti i cittadini di quella splendida località al rischio di pagare di tasca propria risarcimenti milionari a imprese, oltretutto locali, che hanno investito e che vogliono investire sull’area”.
La vicenda ruoterebbe tutta attorno alla proposta di variante al Prg finalizzata a ridurre la capacità edificatoria del lotto della società, che secondo il Gruppo Pagliaroli impedirebbe di fatto la creazione del resort. “Una situazione, quella portata avanti dall’amministrazione guidata dal sindaco Emiliano Bozzelli, che sembra rilevare questioni di dubbia legittimità – si legge ancora nella nota - anche alla luce del fatto che attualmente si è in attesa della nomina da parte del Consiglio di Stato del commissario che dovrà provvedere ad approvare il piano di lottizzazione mai adottato dall’ente”.
“Mi chiedo dove siano le autorità - prosegue Pagliaroli - e perché i sanvitesi debbano essere coinvolti dagli effetti di un provvedimento di variante che, se passasse, esporrebbe la cittadinanza a richieste milionarie di risarcimento da parte nostra. Noi non vogliamo arrivare a questo, ma è indubbio che questa questione ha comportato per la Pagliaroli Group ingenti investimenti che si basavano sulla stabilità degli interessi conseguiti e maturati. Ora si vuole cambiare visione sul futuro di San Vito, adottando la filosofia del 'no' a tutti i costi per motivi puramente ideologici, perché diversamente questa incredibile situazione non troverebbe spiegazione. Le imprese certamente hanno un interesse, e ci mancherebbe, ma a me è sempre stato chiaro che l’interesse pubblico, e non solo dell’impresa, fosse dovuto e che sia stato tutelato”.
Sul tema della sostenibilità ambientale, la Pagliaroli Group ci tiene a sottolineare come le strutture siano state progettate tenendo ben presente l’integrazione con l’ambiente, vale a dire prevedendo tetti verdi, e come nel contempo sia stata valorizzata la fruibilità della riserva Fosso delle Farfalle con la creazione di percorsi naturalistici.
“L’incarico per la redazione della variante al Piano - conclude Pagliaroli - che ha comportato oltretutto per il Comune un esborso economico, è stata evidentemente un’iniziativa 'a orologeria' che non porterà vantaggi ad alcuno, certamente non ai tecnici della nostra società, e in prospettiva alle maestranze che sarebbero impiegate. I nostri architetti e ingegneri per anni hanno lavorato e oggi vedono invece palesarsi una condizione diametralmente opposta. Per questo ci siamo già mossi per tutelare i nostri interessi e quelli dei sanvitesi; e continueremo a farlo in tutte le sedi competenti. È la legge che individua un ristoro dei danni, perché è evidente che si sostanzierebbero una perdita di chance e un pregiudizio finanziario rilevante. Invito chi ha a cuore il futuro di San Vito a una riflessione, perché in ballo c’è il futuro di tutti, operatori economici locali e residenti. Il nostro obiettivo come impresa resta la realizzazione del resort ma anche l’ambizione di offrire a questo territorio una grande opportunità, probabilmente irripetibile, affinché la grande scommessa della Costa dei trabocchi non resti un sogno a metà”.