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Val di Sangro, il sindacato Usb entra in ex Blutec

Un gruppo di lavoratori ha deciso di aderire visti i numerosi problemi presenti in azienda

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

Nei giorni scorsi un gruppo di lavoratori, esausti dei tradimenti perpetrati a loro danno da parte dell’azienda e sindacati, ha deciso di aderire all’Unione Sindacale di Base (USB) con la finalità di ridare voce e potere decisionale ai lavoratori.
Tutti conoscono la situazione che vive lo stabilimento che sembra navigare in un mare tempestoso e abbandonato alla deriva.

Fino a due anni fa almeno non c’erano problemi riguardanti le spettanze dei lavoratori (premi e tickets compresi), ma con l’arrivo della nuova dirigenza sono iniziati a verificarsi errori nelle buste paga e mancanze di spettanze che sono anche non facilmente recuperabili. A ciò si sono aggiunti i ritardi di erogazione degli stipendi ed accessori. Praticamente ogni mese non c’è certezza sull’erogazione degli stipendi. In questa situazione, che si trascina da troppo tempo, la Rsu ha sempre avuto un atteggiamento molto morbido ricorrendo sporadicamente all’azione di lotta con il fine di non rallentare la produzione della committente SEVEL.

A settembre l’iniziativa di un gruppo di lavoratori, che hanno coinvolto nella lotta moltissimi colleghi, hanno portato alla ribalta mediatica il disagio con presidi agli ingressi dello stabilimento e conseguenti fermate produttive al colosso SEVEL. Sembrava che la FAILMS e la FIOM volessero farsi carico delle rivendicazioni sacrosante dei lavoratori mentre FIM e UILM non solo non hanno sostenuto la lotta ma sembra che si adoperassero in opera di convincimento, nei confronti dei lavoratori, a desistere. Quei tre giorni di lotta sono terminati con la sottoscrizione di un accordo tra azienda e “sindacati” che con il

trascorrere del tempo è stato disatteso e quindi dopo un mese si è tornati al punto di partenza, stavolta senza il sostegno di alcuna sigla sindacale (Fiom compresa), anzi sembra si siano verificati richiami ai propri iscritti che aderivano agli scioperi. Ultima puntata è quella di questo mese con ritardi nell’erogazione dei tickets e nuovo sciopero con alcuni sindacati (Uilm), che nemmeno lo sostengono, che rilasciano interviste a riguardo e non si sognano di richiedere le rimanenti 5 ore di assemblea per discutere con i lavoratori.

La misura è colma ed i lavoratori chiedono di poter decidere su come portare avanti le loro rivendicazioni. L’Usb farà tutto il possibile perché ciò accada e che altre sceneggiate ai loro danni non saranno più tollerate. Vigileremo sul corretto pagamento anche della tredicesima mensilità e sulle questioni di sicurezza per far sì che il richiamo a quest’ultima non resti solo uno slogan da sventolare all’occorrenza. Continueremo a chiedere lumi e certezze sul futuro produttivo e occupazionale dello stabilimento.
I lavoratori, le loro famiglie, la loro tranquillità economica vengono prima di tutto! I lavoratori hanno il diritto di non essere presi in giro!
La lotta paga sempre e chi non lotta ha già perso!

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