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I trabocchi non bastano: la provincia di Chieti ultima in Abruzzo per tasso di turisticità

Lo rivela uno studio di Confartigianato: “Subito una campagna di promozione”. L'Abruzzo al dodicesimo posto tra le regioni italiane

Potenzialità enormi, ma se poi ci si perde in un bicchier d'acqua i dati parlano chiaro. E, nonostante le bellezze al mare quanto in montagna, i musei, la storia e la buona tavola, la provincia di Chieti è all'ultimo posto in Abruzzo per tasso di turisticità.

Abruzzo dodicesima in Italia

Non che l'intera regione spicchi in questo senso: la stessa infatti, si posiziona al dodicesimo posto tra le regioni italiane. A rivelarlo è uno studio della Confartigianato che ha analizzato l'elaborazione 'Trend del turismo e l’artigianato interessato dalla domanda turistica' curata dalla Confederazione nazionale. Il dato è relativo alle giornate di presenza (italiani e stranieri) nel complesso degli esercizi ricettivi per abitante: in Abruzzo è pari a 4,6 (6,5 in Italia), con una permanenza media di 4,1 notti per turista (3,5 a livello nazionale).

Il numero dei clienti, italiani e stranieri, ospitati negli esercizi ricettivi, nel 2015 era pari a 1.489.943 unità, l'11,5% dei quali stranieri, per un totale di presenze, cioè le notti trascorse, pari a 6.076.797. Se il tasso di turisticità colloca, in modo generico, l'Abruzzo nella parte medio-bassa della classifica, la regione arriva in quinta posizione per il numero di notti. In altre parole, chi sceglie l'Abruzzo vi rimane più a lungo di quanto accada nelle altre regioni. Fanno meglio, infatti, solo Calabria (5,5 notti), Marche (5,2), Sardegna (4,7) e Trentino Alto Adige (4,4).

Chieti perchè dormi?

L'unica provincia abruzzese che presenta un tasso di turisticità superiore alla media nazionale è Teramo, con 11 punti, dato che la colloca al 21esimo posto della classifica nazionale. Nel Teramano, nel 2015, gli arrivi sono stati 548.002 e le presenze 3.405.732; la permanenza media è di 6,2 notti.

Fanalino di coda è la provincia di Chieti, ultima tra le abruzzesi con un tasso di turisticità di appena 2,2, 75esima posizione nella classifica nazionale, 267.817 arrivi, 848.911 presenze e permanenza media di 3,2 giorni.

Al secondo posto c'è la provincia dell'Aquila, in 65esima posizione, con un tasso di turisticità di 3,2, 387.378 arrivi, 969.503 presenze e una permanenza media di 2,5 notti. Poi c'è Pescara: tasso di turisticità 2,6, 72esima posizione, 286.746 arrivi, 852.651 presenze, permanenza media 3 notti.

Potenzialità enormi

“Dal punto di vista turistico l’Abruzzo ha potenzialità enormi, ma vanno valorizzate e sfruttate – afferma il presidente regionale di Confartigianato, Luca Di Tecco – Alla luce degli eventi catastrofici avvenuti all’inizio dell’anno, oggi più che mai si rende necessaria una campagna di promozione dell’intero territorio regionale, a livello nazionale ed internazionale. Tutti insieme, a partire dalla Regione, bisogna lavorare per far sì che l’Abruzzo possa essere apprezzato per le bellezze che ha e per attrarre turisti ed incrementare le presenze registrate negli anni passati”. 

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