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Trafilerie meridionali di Chieti, Ugl: “Una Ferrari a cui manca il guidatore”

“Un fiore all’occhiello con una gestione casereccia" secondo il segretario regionale del sindacato Gianna De Amicis che tra i più gravi problemi segnala quelli rispetto alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Da tempo c'è lo stato di agitazione

“Un fiore all’occhiello dell’industria metalmeccanica con una gestione casereccia, una Ferrari a cui manca il guidatore” così il segretario regionale dell’Ugl, Gianna De Amicis, definisce le Trafilerie Meridionali Spa di Chieti. Il sindacato, da poco arrivato nell’azienda di via Fratelli Pomilio, parla di “una proprietà sorda a qualsiasi contatto appropriato alle normali relazioni sindacali”.

Tra i problemi più gravi, De Amicis segnala le manchevolezze rispetto alla sicurezza sui luoghi di lavoro: “Vengono ignorate le regole base per evitare che accadano incidenti - afferma - senza parlare delle misure anti Covid: dopo un primo approccio severo si è giunti ad un lassassimo incomprensibile. Esiste una organizzazione del lavoro affidata a mani poco esperte che ricade direttamente sui carichi di lavoro, sulla programmazione ad esempio delle ferie che dovrebbero essere materia di contrattazione di secondo livello”.

Da tempo in azienda è presente uno stato di agitazione proclamato da altre sigle sindacali. “L’Ugl – aggiunge il segretario regionale -  vuole porsi in modo costruttivo verso la soluzione dei vari problemi indicati ma non esaustivi e, nel caso la proprietà voglia continuare ad ignorare le nostre richieste di incontro, fin d’ora assicuriamo che il problema sarà oggetto di richieste ad organi superiori così come la norma prevede”.
 

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