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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia Chieti Scalo

Thales, appello di Melilla ai ministri per scongiurare la chiusura

Cresce la preoccupazione per il ridimensionamento della presenza del marchio francese in Italia con la fine dell'esperienza teatina dell'azienda. Il timore è che tutte le attività vengano accorpate a Sesto Fiorentino

Il deputato Sel Gianni Melilla ha presentato un’interpellanza ai ministri dello Sviluppo Economico e del Lavoro sulla Thales di Chieti Scalo per scongiurare la possibile chiusura, tutelare i dipendenti e il futuro industriale dell'intera area teatina.

Tra i lavoratori infatti cresce la preoccupazione per il ridimensionamento della presenza del marchio francese in Italia con la fine dell'esperienza teatina dell'azienda. “Notizia mai confermata ufficialmente dai vertici aziendali - ma neanche smentita - e avvalorata da un programmato e progressivo disinteresse al sito di Chieti – sottolinea Melilla - ll timore fondato, quindi, è che tutte le attività della Thales Italia vengano accorpate nel solo stabilimento di Firenze, con molteplici conseguenze: la perdita di competenze e la distruzione di un know-how, oltre all’impoverimento del territorio e dell’economia locale poiché i dipendenti non potranno essere evidentemente disposti ad un trasferimento di 500 chilometri, qualora questa fosse l’unica soluzione possibile”.

I sindacati sottolieneao il fatto che si assista da tempo a un depauperamento del sito teatino: da qualche anno a questa parte, complice la crisi, il management di Thales Italia ha messo in campo una strategia di tagli che, però, non sembra coinvolgere alla stessa maniera tutti gli stabilimenti italiani, ci sarebbe infatti un netto segnale volto a proteggere il lavoro nella sola sede di Sesto Fiorentino che, al contrario ha incrementato il suo organico nell’ambito delle funzioni centrali.

“La preoccupazione dei dipendenti del sito teatino – evidenzia ancora Melilla nell’interpellanza-  è che tutto finisca nel silenzio totale, lasciando ad una disputa fra Regioni il destino di oltre 100 famiglie, nonchè un importante indotto, su un territorio già oltremodo provato da una pesante crisi”.

La Thales di Chieti è uno dei cinque stabilimenti italiani della multinazionale francese, in cui si effettuano lavorazioni di alta tecnologia nel campo della difesa, sicurezza e protezione civile. Oltre il 70% delle maestranze presenti nel sito di Chieti Scalo è in possesso di laurea specifica e grande esperienza e competenza in ambito internazionale. Il laboratorio di ricerca del sito ha all’attivo il deposito di 15 brevetti e la pubblicazione di almeno 50 articoli scientifici sulle più importanti riviste del settore, conta  almeno 150 tesi di laurea e 10 dottorati di ricerca e ha partecipato a progetti di ricerca internazionali con istituti come il Cnr e la Fondazione Bordoni in Italia, l'Istituto Fraunhofer in Germania e l'Istituto Celar in Francia. Anche lo Stato Italiano, attraverso decine di milioni di euro di progetti di ricerca finanziati, ha investito nelle competenze del sito Thales di Chieti.

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