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Economia

Fa tappa a Chieti il progetto per i giovani "Resto al sud", che ha già finanziato 22 progetti nella provincia

In Abruzzo le domande approvate sono 76, il 6% del totale e una di queste è stata presentata nel corso dell’incontro di questa mattina presso la Camera di Commercio

Ha fatto tappa a Chieti  il “roadshow” promosso da Invitalia (Agenzia Nazionale per lo Sviluppo d’Impresa) e Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) per far conoscere “Resto al Sud”, lo strumento gestito da Invitalia per giovani aspiranti imprenditori.

Alla presenza del sindaco di Chieti, vicepresidente nazionale Anci, Umberto di Primio, e di Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, è stato fatto il punto sulla misura che, avviata il 15 gennaio scorso, in appena pochi mesi registra più di 12.000 domande in lavorazione sulla piattaforma dedicata. Di queste, oltre 2.800 sono state già valutate e 1.269 approvate, per un totale di circa 84 milioni di euro di investimenti nelle 8 regioni del Mezzogiorno. 

In Abruzzo le domande approvate sono 76, il 6% del totale (22 a Chieti, 24 a Pescara, 14 a l’Aquila e 16 a Teramo). Una di queste è stata presentata nel corso dell’incontro di questa mattina presso la Camera di Commercio di Chieti. Si tratta del ristorante con cucina gourmet che Tommaso Olivieri aprirà a San Vito Chietino.

Da sempre appassionato di cucina, dopo aver conseguito la qualifica di chef presso l’Accademia di alta cucina Boscolo Etoile Accademy a Tuscania e aver maturato esperienze professionali a New York, è stato direttore d’albergo in Italia e finalista nel programma televisivo “Hell’s Kitchen” presentato dallo chef stellato Carlo Cracco. Grazie a “Resto al Sud” torna finalmente a San Vito Chietino, dove, nel rispetto della cucina tipica tradizionale italiana e locale, proporrà piatti unici salutistici e ricercati, realizzati con modalità di cottura e di preparazione innovative.

Ha detto il sindaco Di Primio nel suo intervento: 

Per avviare un’attività produttiva, è indubbio negarlo, è necessaria una certa disponibilità finanziaria. Il progetto Resto al Sud rappresenta finalmente uno degli strumenti migliori in grado di far dialogare mondo dell’impresa e finanza creando delle condizioni ottimali affinché possa superarsi quel corto circuito che in questi anni si è venuto a creare nel nostro Paese tra mondo produttivo e istituti bancari. Ancor più importante è il range anagrafico, giovani d’età compresa tra i 18 e i 36 anni, al quale viene riferita l’iniziativa, motivo per il quale Anci ha voluto collaborare alla diffusione del progetto in tutti i Comuni.

Il sud non ha bisogno di assistenza e neppure è un luogo in cui alcuni possono pensare di “gettare” dei finanziamenti in un’impresa senza futuro, “restare” al sud vuol dire avere consapevolezza di vivere in una parte del Paese sicuramente florida anche se con molti problemi strutturali e di cultura della legalità, una parte del Paese che continua ad essere un giacimento nel quale si può attingere a piene mani se si vuole creare sviluppo. Il progetto “Resto al Sud” ha colto tutto questo, non fa assistenza ad alcuno ma sostiene le idee dei giovani che decidono di rimanere nel Mezzogiorno. Andare all’estero deve essere una opportunità per arricchirsi e non una costrizione: questo strumento ci dà la possibilità di ripristinare tale scelta troppo spesso venuta a mancare in questi decenni. L’obiettivo è fare in modo che sempre più città e paesi d’Abruzzo e del Mezzogiorno possano condividere tale iniziativa. 

L’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, ha ricordato che

la domanda si può presentare direttamente online sul sito di Invitalia e che l’accesso agli incentivi avviene senza intermediazioni, anche grazie all’accordo con l’Anci che consente di portare l’offerta di Invitalia direttamente sul territorio, dove la rete di consulenza che stiamo attivando è completamente gratuita. Inoltre, da luglio abbiamo creato l’app di Resto al Sud, con cui è possibile seguire in tempo reale sullo smartphone l’avanzamento del progetto, leggere le news, conoscere gli eventi di promozione e cercare banche e partner convenzionati per un aiuto nella “costruzione” del progetto. L’obiettivo dell’iniziativa di oggi è incoraggiare con maggiore forza i giovani under 36 che vogliono aprire un’attività imprenditoriale in Abruzzo e creare opportunità di lavoro per se stessi e per i loro coetanei. Il fondo ha una dotazione finanziaria di 1.250 milioni di euro e i risultati di questi primi mesi sono molto incoraggianti. Per come li leggiamo pensiamo che il programma andrà avanti almeno per cinque anni. Ecco, questa per me è una risposta di qualità alla domanda di lavoro e impresa nel Mezzogiorno che continua a essere molto forte soprattutto da parte dei giovani. 

Al termine della presentazione di questa mattina si sono susseguiti degli incontri tra singoli imprenditori interessati al progetto ed esperti Invitalia. 

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