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Superbonus al 110%, Ance: "Procedure complesse e possibili rinvii depotenziano la misura"

Imprese, lavoratori, artigiani, professionisti, condomini chiedono la proroga immediata della misura per l’efficienza energetica e messa in sicurezza degli edifici


Imprese, lavoratori, artigiani, professionisti, condomini uniti per la proroga immediata e con risorse certe del superbonus 110%. A riferirlo è il presidente di Ance Chieti-Pescara, Gennaro Strever, secondo cui “la già complessa macchina burocratica per l’attivazione dei progetti di superbonus rischia di disperdere molte energie necessarie per fruire del beneficio fiscale e quindi evidenzia che aspettare dicembre per la proroga al 2023 significherebbe perdere il 50% delle possibili iniziative visto che gli interventi necessitano di una programmazione lunga e precisa”.

Oggi il premier Mario Draghi alla Camera, durante la discussione e presentazione del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (Pnnr) , è stato ribadito l’impegno alla proroga dell’ecobonus anche per il 2023. 

Ma Ance e tutte le altre associazioni della filiera delle costruzioni, del mondo professionale e degli amministratori di condomini delle sigle sindacali si aspettano maggiori certezze.

"No a incertezze e a una proroga a singhiozzo della misura per l’efficienza energetica e messa in sicurezza degli edifici – si legge nel documento ufficiale - determinante per la crescita economica e l’occupazione Tutti gli operatori economici e sociali sono in allarme per l’incertezza che avvolge negli ultimi giorni la decisione del Governo sul futuro del Superbonus 110%. Finora, infatti, non risulta essere pervenuta alcuna conferma ufficiale sulla proroga della misura, che per poter avere un impatto importante in termini di crescita del settore, della sua filiera e di aumento dell’occupazione, necessita di una durata adeguata, indispensabile soprattutto nel caso di interventi complessi come quelli condominiali e inerenti la demolizione e ricostruzione che impiegano anni per essere attuati. Di qui la necessità di prorogare almeno al 2023 tutte le agevolazioni finora previste adottando una netta semplificazione delle norme vigenti. Eventuali decisioni di rimandare l’estensione del Superbonus alla Legge di Bilancio, che si decide solo a dicembre prossimo, come trapelato in queste ultime ore, avrebbe l’effetto certo di rallentare, se non di bloccare i lavori". 

Il presidente di Ance Strever "tra le iniziative che potranno essere più penalizzate vi sono soprattutto gli interventi strutturali e sismici di cui necessiterebbero gran parte degli edifici ante anni 70, che seppur realizzati con i migliori standard dell’epoca, non rispondono pienamente alla mutata classificazione sismica del nostro territorio regionale ed alle più stringenti norme tecniche sulle costruzioni che man mano sono state migliorate. Per tali edifici l’incentivo fiscale costituisce una grande opportunità".

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