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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Succhi di frutta, la Provincia al fianco di Coldiretti per difendere il Made in Italy

La Giunta Provinciale ha approvato l'ordine del giorno promosso da Coldiretti che prevede l'innalzamento del contenuto succo di frutta nelle bibite analcooliche, vendute con il nome di frutta a succo

Parte in Abruzzo la mobilitazione a sostegno del made in Italy alimentare promossa da Coldiretti, questa volta con particolare attenzione alla composizione dei succhi di frutta. In seguito alla bocciatura da parte della Commissione Politiche europee della Camera dei Deputati della proposta di innalzare la percentuale di frutta contenuta nei succhi dal 12 al 20 per cento, Coldiretti scende nuovamente in campo coinvolgendo i Comuni, le Province, le Regioni italiane, ai quali è stata inviata una proposta di delibera a sostegno dell’innalzamento del contenuto di frutta nelle bevande analcoliche che portano il nome di succo di frutta.

Tra i primi aderenti c'è la Provincia di Chieti, la cui giunta ha approvato l’ordine del giorno che prevede l'innalzamento del contenuto succo di frutta nelle bibite, con il triplice obiettivo di tutelare il Made in Italy agroalimentare, la trasparenza delle etichettature e l'equità delle filiere.

“Abbiamo ritenuto ampiamente condivisibile la proposta di Coldiretti per diverse ragioni - commenta il presidente Di Giuseppantonio - Questo perché è imprescindibile tutelare gli interessi delle imprese della filiera agroalimentare del nostro territorio, che rappresentano un vero e proprio traino dell’economia locale. Per sostenere il progetto di Coldiretti ci impegniamo a intraprendere iniziative per sollecitare il Parlamento affinché approvi un apposito emendamento per rendere effettivo l’innalzamento della percentuale minima di frutta nei succhi e bevande analcoliche dall'attuale 12% al 20%, nel pieno rispetto della disciplina comunitaria in materia di concorrenza".

A poche ore dall’invio da parte di Coldiretti delle proposte di delibera, sono già arrivate le prime risposte positive. Martedì mattina sarà la volta del Consiglio Regionale, che dovrà votare la risoluzione urgente presentata dall’Assessore regionale Mauro Febbo, particolarmente sensibile e attento alla problematica legata al made in Italy agroalimentare.  

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