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Economia

Automotive, edilizia e ristorazione i settori più danneggiati dall’emergenza Covid

Lo dice uno studio approfondito dell’impatto del Covid sulle province di Chieti Pescara commissionato dalla Camera di commercio

I settori che hanno maggiormente risentito dell’effetto della pandemia sono quelli dell’automotive, dell’edilizia e della ristorazione: a riportarlo è uno studio approfondito dell’impatto del Covid sulle province di Chieti Pescara, commissionato commissionato a Cerved dalla Camera di Commercio e presentato, questa mattina, in diretta streaming sul profilo Facebook dell’ente.

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Perdite coerenti con il quadro nazionale che, però, presenta anche settori in forte crescita che sappiamo avere un ruolo anche in Abruzzo: specialità farmaceutiche (+24%), commercio on line (+21,1%), pasta (+7,6%).

“Dobbiamo concentrare l’attenzione – ha detto il presidente Gennaro Strever - sul forte grado di differenziazione con la quale la crisi ha colpito aziende, settori, territori e persone, il che implica la necessità di intervento rispetto a molteplici ambiti produttivi, utilizzando una pluralità di approcci e strumenti. Cercheremo di digitalizzare e snellire la macchina amministrativa; arricchiremo le nostre strutture di competenze e progetti; presenteremo un piano di interventi promozionali partendo dalle esigenze più vere del mercato. Faremo tutto ciò che è nei nostri poteri affinché questa crisi, che è la più grande dal dopo guerra, possa trasformarsi in una opportunità di sviluppo per tutti”.

Nel 2021, il giro d’affari delle imprese rimarrà ampiamente al di sotto rispetto ai valori del pre-Covid: sul totale delle città medie italiane, si registra una proiezione di perdita (parliamo di proiezione dato che il 2021 è appena iniziato) di -8,6% del fatturato 2021/2019. Rispetto a questo dato, Pescara viaggia su un -7,5% mentre Chieti su -11,4%. Il rischio di default potrebbe oscillare tra il 21% delle imprese di Chieti ed il 27% di quelle di Pescara. Va sottolineato, però, come nel 2021 sul 2020, sia prevista una ripresa che comporterebbe un recupero di fatturato del +5,3%, a Pescara, e del + 6,6% a Chieti.

Mentre l’agroalimentare sembrerebbe essere in tenuta, sia l’edilizia che il turismo aumentano, in proiezione, la loro percentuale di non affidabilità o bassa affidabilità. Ma la previsione più fosca riguarda l’occupazione con una stima di lavoratori potenzialmente persi nel 2021/2020, nel settore privato, a causa del Covid, di circa il 12% sul totale degli occupati, sia per Chieti che per Pescara.

 “Mi sento di voler essere meno pessimista di quanto si dovrebbe se si facesse riferimento al mero dato. La forza dell’imprenditore abruzzese – ha concluso il presidente della Camera di commercio Chieti-Pescara Strever - tenace e testardo potrà fare la differenza e noi, come Camera di Commercio, faremo la nostra parte per ridurre il numero delle perdite ad oggi previste. Sono un imprenditore e se perdo l’ottimismo, smetto di lavorare”.

Qui lo studio_Cerved integrale

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