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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Salviamo le provinciali: il “caso Chieti” nell’agenda del Governo

Mobilitazione in Provincia questa mattina: Di Giuseppantonio chiede un'alleanza tra istituzioni. Chiodi: "Piena disponibilità della Regione"

Un’alleanza forte tra le istituzioni e le amministrazioni del territorio provinciale e regionale e un incontro urgente con il Ministro delle Infrastrutture per mettere nell’agenda del Governo nazionale il “caso” della provincia di Chieti. Sono queste le conclusioni condivise da tutti i partecipanti all’iniziativa di mobilitazione generale che si è tenuta questa mattina a Chieti, presso la Sala del Consiglio del Palazzo provinciale, per denunciare lo stato indecente delle strade provinciali.

All’incontro, promosso dal presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, hanno preso parte il presidente della Regione, Gianni Chiodi, l’onorevole Maria Amato, il prefetto di Chieti Fulvio Rocco de Marinis, assessori e consiglieri regionali e provinciali, assieme a una nutrita rappresentanza di sindaci e di amministratori comunali. Il Sottosegretario Legnini, assente per impegni legati alla Legge di Stabilità, ha rinnovato con una nota la massima disponibilità nel cercare soluzioni condivise e nel rappresentarle presso il Governo.

Sono dati allarmanti, quelli illustrati dal vicepresidente e assessore provinciale alla Viabilità, Antonio Tavani, che fotografano drasticamente lo stato delle strade. L’85% dell’intera rete viaria provinciale è gestito direttamente dall’Ente che, considerato il regime di dissesto e i tagli ai fondi destinati alla manutenzione, rischia davvero di chiudere diversi tratti di strade.

“Promuovendo questo incontro – ha rimarcato il Presidente Di Giuseppantonio – ho voluto chiedere a tutte le forze responsabili di questo territorio un’alleanza seria e costruttiva per far emergere con determinazione il “caso Chieti”, una piccola ma importante Provincia che vanta elevati indici di produttività, alcuni tra i distretti più dinamici del Centro-Sud e un nascente comprensorio turistico foriero di prospettive interessanti”.

Con le risorse avute a disposizione nell’ultimo quadriennio Di Giuseppantonio sottolinea che si avrebbe un piano dignitoso per la sistemazione della segnaletica orizzontale in 19 anni mentre per l’asfaltatura delle strade sarebbero necessari 207 anni. “E’ così che siamo conciati oggi, per questo che non è più rimandabile un intervento straordinario del Governo centrale, che oggi abbiamo invocato e condiviso” ha aggiunto.

Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha risposto all'appello così: " Fino  ad ora non è stato possibile finanziare la manutenzione stradale con i fondi strutturali europei ma se si riuscisse a convincere l'Europa della strategicità di tali interventi, potrebbero essere fornite risposte adeguate alle necessità dei territori. Altrimenti dovrà essere lo Stato a garantire fondi per la sistemazione delle rete viaria e in tal caso, però sarà necessario il coinvolgimento di tutti parlamentari. Una terza via è quella legata alla possibilità di utilizzare i fondi FAS anche per interventi di manutenzione ordinaria delle strade nell'ambito della nuova programmazione 2014-2020. Al momento, però, visto che si tratta di fondi statali, questo non è possibile e spetta al Governo una eventuale decisione in tal senso".

Chiodi ha confermato la piena disponibilità della Regione ad individuare dei percorsi che consentano di affrontare le problematiche collegate alla manutenzione delle reti stradali provinciali. “Infatti” ha ricordato, "nonostante le ristrettezze legate ad un bilancio regionale pressoché ingessato, a partire dal 2015, la Regione potrà disporre di fondi ulteriori per circa 60 milioni di euro”.

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