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Economia Lanciano

La storia di Luigi, dalla crisi dell'azienda alla triplicazione del fatturato

Un imprenditore lancianese risana la sua impresa grazie al sostegno di una onlus

Luigi d’Orsogna originario di Lanciano e proprietario di Farmadot, inizia le sue difficoltà nel 2016 nella gestione della sua attività nel settore farmaceutico, con punti vendita che non ottimizzavano l’online in maniera esaustiva e che faticavano a fatturare. Si ritrova presto a non riuscire più a pagare le spese e non vede alcuna via di uscita se non quella del suo fallimento aziendale e personale. Quando scopre dell’esistenza del progetto di sostegno per gli imprenditori 'Imprenditore non sei solo' (Inss) decide di provare e di fidarsi dei volontari della classe di Roma, che lo accolgono subito in un contesto ben diverso da quello in cui si era abituato a lavorare, accompagnandolo nel suo percorso formativo.

I volontari, diventando soci della no profit, scelgono di partecipare a un programma di formazione imprenditoriale e sviluppo soft skills specifico, ideato gratuitamente per la Onlus in collaborazione con Osm, Open Source Management, società di consulenza manageriale, principale realtà da cui la no profit viene sostenuta e promossa. Il medesimo piano di formazione manageriale, orientato su specifiche esigenze, viene a seguire proposto agli assistiti.

Luigi inizia un lavoro costruttivo su se stesso, identificando le proprie aree di debolezza, lavorando sull’approccio mentale positivo e lo sviluppo di quelle soft skills necessarie alla crescita di qualsiasi impresa. Flessibilità, apertura mentale, positività e proattività diventano presto alleate strategiche che gli consentono di seguire in maniera profittevole la seconda fase del percorso di affiancamento che, nel suo caso, era specifica sulla gestione di un piano finanziario organizzato, capace di identificare i margini di guadagno in maniera chiara.

Capisce, grazie alle consulenze ricevute, che il web può diventare per lui una vera risorsa. All’acquisizione di elementi di finanza segue subito un primo aumento di fatturato che gli consente di investire nel digitale aprendo e intensificando le vendite delle sue parafarmacie su Amazon, arrivando a decidere di chiudere i punti vendita fisici.

Presto è il colosso americano a chiamarlo per offrirgli una partnership e la Farmadot di Luigi D’Orsogna si ritrova a essere una delle prime aziende in Europa ad avere questo privilegio. Investe in logistica al punto che, ad oggi, è una delle poche aziende in grado di consegnare in tutta Italia entro le 24 ore, anche senza il supporto della logistica di Amazon.

Grazie al supporto ricevuto da Inss nella selezione del personale, Luigi sceglie nuovi collaboratori e dipendenti avvalendosi del questionario attitudinale che ha a sua volta eseguito durante il suo percorso. Questo gli concede di selezionare Antonio D’Angelo, un giovane barista ventenne come magazziniere e nel corso di pochi anni riesce a farne il suo primo manager aziendale, grazie alla sola formazione manageriale interna che Luigi, in seguito all’esperienza con Inss, offre a tutti i suoi dipendenti. Antonio diventa pian piano responsabile della gestione del magazzino e nel giro di altri due anni account manager e referente dell’amministrazione aziendale.

“Incontrare un imprenditore che capisce il valore del potenziale umano è quel qualcosa che ti cambia la vita, sia a livello personale sia a livello professionale”, racconta Antonio D’Angelo, “ti senti incoraggiato e stimato e questo associato alla propria determinazione sfocia in un mix esplosivo di proattività. La formazione aziendale sulle soft skills per me è stata fondamentale per identificare i miei punti di forza su cui investire e gli aspetti più deboli da migliorare o tutelare. Le aziende sane in Italia esistono e penso che Luigi si distingua per la sua gestione di impresa proprio grazie all’esperienza difficile che ha vissuto, che gli ha permesso di capire come l’affiancamento corretto consenta davvero di fare di un lavoratore un professionista. La mia crescita in azienda non è ancora conclusa; so di poter fare e dare molto di più”.

Il fatturato di Luigi d’Orsogna triplica presto da 1 milione e 200 mila euro senza marginalità nel 2019 a 3 milioni euro nel 2021. Luigi oggi è un volontario di Inss nella classe di Roma oltre che ambassador, uno dei principali sostenitori della Onlus. Nel 2023 sarà aperta la prima classe di sostegno in Abruzzo a Pescara, che potrà essere riferimento per le imprese locali e punto di aggregazione per chi desidera fare volontariato in questo settore.

“Speriamo che storie come quella di Luigi invoglino gli imprenditori locali o le partite iva a conoscerci e ad avvicinarsi alla nostra realtà”, spiega Lara Crampoli co-fondatrice e responsabile tecnica di Inss, “la Onlus vive grazie all’impegno dei volontari e alle donazioni. Da quest’anno abbiamo la possibilità di usufruire delle donazioni del 5xMille; un aiuto concreto che ci consentirà di far crescere il progetto e renderlo più ambizioso”.

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