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Economia

Stop al fermo pesca: in Abruzzo torna il pesce fresco a tavola

Il fermo pesca era iniziato un mese fa. I consigli di Coldiretti Impresapesca per effettuare acquisti di qualità al giusto prezzo

Torna il pesce fresco a tavola dopo il blocco delle attività della flotta italiana lungo l’Adriatico nel tratto centrale da San Benedetto e Termoli, dove il fermo pesca è iniziato lo scorso 16 agosto.

"Tra il 14 e il 15 settembre - ricorda Coldiretti Impresapesca - torneranno in mare i pescherecci abruzzesi per rifornire i mercati, la filiera e la ristorazione di pesce fresco. Via libera dunque a fritture e grigliate a “chilometro zero” realizzate con il pescato locale e meno rischi di ritrovarsi nel piatto, soprattutto al ristorante, prodotto congelato o straniero delle stessa specie del nazionale se non addirittura esotico e spacciato per nostrano".

Per effettuare acquisti di qualità al giusto prezzo il consiglio di Coldiretti Impresapesca è quindi verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa). Le provenienze sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta).

“Come lo scorso anno – spiega Coldiretti Impresapesca - in aggiunta al periodo di fermo in via di conclusione i pescherecci dovranno effettuare ulteriori giorni di blocco che vanno da 7 a 17 giorni a seconda della zona di pesca e del tipo di risorsa pescata. Il fermo è caduto quest’anno in un momento difficile poiché il blocco dell’attività si è andato a sommare all’aumento drastico della riduzione delle giornate di pesca imposta dalla normativa europea, per le imbarcazioni operanti a strascico".

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