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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Gli stipendi degli italiani: Chieti nella media con un incremento del 3,8%

In Italia la media è di 12mila euro l'anno. I lavoratori dipendenti meglio pagati sono a Milano

Buste paga più leggere in 22 province su 107 tra il 2019 e il 2021. È quanto emerge dalle elaborazioni provinciali realizzate dal Centro Studi Tagliacarne sulle voci che compongono il reddito disponibile a prezzi correnti.

In Italia la media è di 12mila euro l'anno. I lavoratori dipendenti meglio pagati sono a Milano dove lo stipendio medio nel 2021 è stato di 30.464 euro: due volte e mezzo più pesante della media nazionale di 12.473 euro e nove volte più alto di quello di Rieti, fanalino di coda nella classifica retributiva. Nel capoluogo lombardo il reddito da lavoro dipendente rappresenta oltre il 90% del reddito disponibile contro il 23,9% di Rieti e il 63,1% della media nazionale.

Nella graduatoria delle province/città metropolitane per redditi da lavoro dipendente procapite[] e variazioni percentuali rispetto al 2019 la provincia di Chieti occupa la 27esima posizione con un valore procapite di 13.097,78 euro e un incremento percentuale delle retribuzioni del 3,8%.

graduatoria province 1
I maggiori incrementi delle retribuzioni in Italia sono stati a Savona (+14,3%), Oristano (+11,8%) e nel Sud Sardegna (+11,2%).

A Chieti e nella sua provincia l’incidenza percentuale del reddito da lavoro dipendente sul totale del reddito disponibile è decisamente più alta della media, tanto da trovarsi in ottava posizione: nel nostro territorio, infatti, il reddito da lavoro dipendente rappresenta il 71,5% del reddito disponibile.

graduatoria province incidenza

“L'analisi dimostra che la geografia delle retribuzioni è diversificata territorialmente, e sotto vari aspetti non rispetta la tradizionale dicotomia Nord-Sud - ha sottolineato Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi Tagliacarne – infatti,  se confrontiamo la graduatoria del pil pro capite (che misura la produzione della ricchezza) con quella delle retribuzioni, vediamo che nel primo caso praticamente tutte le ultime trenta posizioni sono appannaggio di province meridionali (con la sola eccezione di Rieti), mentre in quella delle retribuzioni pro-capite troviamo ben 10 province del Centro-Nord, il che induce a riflettere sulle politiche dei redditi a livello locale”.

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