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Economia

Sospesa la vertenza Panoramica, Fit Cisl: "L'unica strada è un accordo sindacale"

Il segretario interregionale Mascitti chiede verifiche anche sui tempi di percorrenza e carichi di lavoro degli autisti

La società La Panoramica ritiene che la legge regionale e la delibera di indirizzo siano interpretabili e gira sui sindacati la responsabilità di non aver accettato la proposta aziendale. Va ricordato che la società proponeva 100 euro per una conciliazione senza più nulla a pretendere sul ricalcolo delle ferie che vale da 1900 a 2800 euro netti per ogni lavoratore (se si considera la prescrizione di 5 anni) e offriva da 700 a 1300 euro a fronte di 3600 netti per la contrattazione disdettata ed a valle di un'assemblea i lavoratori si sono sentiti indignati.

Forte la presa di posizione di Regione Abruzzo attraverso il consigliere delegato ai trasporti De Annuntiis che ribadisce che la somma stanziata va utilizzata esclusivamente per la contrattazione disdettata e non per altre vertenze. Ancora più decisa quella del consigliere Febbo che si fa carico di promuovere un’interpretazione autentica della legge, oltre che ribadire che nel contributo regionale che copre quasi per intero il trasporto pubblico di Chieti (il comune ha decontribuito nel 2020) è ricompresa anche la contrattazione aziendale.

Alla luce di quanto emerso oggi, le organizzazioni sindacali non hanno accolto la proposta del Prefetto di chiudere con esito positivo, ma hanno concesso una sospensiva per attendere i decorsi dato che dall’apertura della vertenza ad oggi sono passati 2 anni e non vi è ancora via d’uscita. Per il segretario interregionale della Fit Cisl Abruzzo Molise Andrea Mascitti “l’unica strada percorribile è un accordo sindacale che definisca una indennità che accorpi le voci disdettate per far pervenire le somme stanziate dalla Regione ai lavoratori entro il termine del 31 ottobre come delberato dalla giunta comunale il 6 ottobre scorso, ma senza commistioni con altre vertenze come i ricorsi gerarchici per il ricalcolo delle ferie pregresse. Tesi tra l’altro avvalorata dalla Regione Abruzzo”.

“Inoltre - continua Mascitti - vi è sempre più la necessità da parte del Comune di Chieti di verificare i tempi di percorrenza dei mezzi da capolinea a capolinea che ci risultano essere molto maggiori rispetto a quelle riportati sui turni. Se un mezzo impiega 10 minuti in più rispetto a quanto scritto sul turno le soste previste da contratto vengono assorbite dai ritardi ed abbiamo 2 effetti: i conducenti lavorano a ritmi disumani senza neanche i tempi fisiologici ed effettuano un'attività lavorativa con una remunerazione inadeguata, oltre ai ritardi che incidono sulla qualità del servizio percepita dall’utente. Questo è l’unico modo per riportare i carichi di lavoro nella sfera dalla contrattazione nazionale e sono agli atti 2 richieste fatte dai rappresentati sindacali aziendali nel dicembre 2021 e lo scorso 6 ottobre. L’auspicio – conclude - è che questa atavica vertenza composta da problemi che si stanno stratificando nonostante l’impegno di Regione Abruzzo volga al termine, diversamente alle organizzazioni sindacali non resta che intraprendere tutte le iniziative concesse dalle norme in essere per tutelare e difendere il lavoro ed il traporto pubblico della collettività teatina”.

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