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Economia

Sixty, riparte il dialogo tra azienda e sindacati

Determinante il ruolo della Regione, dove si è svolto l'incontro di ieri. I vertici aziendali potrebbero abbassare gli esuberi da 183 a 170 e promettono di tutelare in particolare i reparti di modelleria, prototipia e Cad

Azienda e sindacati hanno ripreso a dialogare. Grazie all'intervento della Regione, che ha mediato tra i vertici della Sixty e i rappresentanti dei lavoratori affinché trovassero un accordo per tutelare i dipendenti dell'azienda tessile teatina. In particolare, l'azienda si è detta disposta a rivedere gli esuberi nei reparti creativi: modelleria, prototipia e Cad. Sono proprio quelli, infatti, i dipendenti che hanno contribuito a rendere grande il marchio e a diffondere la qualità Sixty in tutto il mondo.

Dopo la fiaccolata di protesta di venerdì scorso, quindi, qualcosa si è mosso. Ieri c'è stato quello che Domenico Gentile, direttore risorse umane della Sixty, ha definito "un incontro costruttivo, nel quale sono state gettate le basi per l'accordo per la gestione complessiva degli esuberi". Questi da 183 potrebbero scendere fino a 170.

Azienda e sindacati sembrano aver raggiunto un punto di incontro. Questi ultimi, in particolare, hanno compreso la necessità del piano industriale 2012-2015, che prevede di mantenere la struttura di gestione a Chieti, tagliando però 183 posti di lavoro. L'unico modo, secondo la Sixty, per rilanciare il marchio e tornare all'utile nel 2015.

 

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