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Economia

Sixty: rimandato a giovedì l'incontro tra proprietà e sindacati

Dopo la protesta di venerdì scorso, fissata una nuova riunione al ministero dello Sviluppo Economico. Mentre Sinistra critica e Rifondazione propongono un incontro fra tutti i lavoratori teatini impegnati in vertenze sul lavoro

È stato rimandato a giovedì (20 settembre) l’incontro per la Sixty nella sede dello Sviluppo economico. Pietro Bongiovanni, amministratore delegato di Sixty, avrebbe dovuto incontrare le segreterie nazionali di Femca Cisl, Filctem Cgil e Uilta Uil venerdì scorso (14 settembre). Ma la sera prima la riunione è stata annullata dalla proprietà, così i dipendenti hanno occupato per tutta la mattina la sede della hall di via Piaggio.

Fra i politici che hanno portato la propria solidarietà ai lavoratori dell’azienda tessile c’era anche Riccardo Di Gregorio, consigliere comunale di Rifondazione Comunista, che oggi in una nota scrive: “È gravissimo il rifiuto al confronto e la mancanza di risposte da parte della Crescent Hyde Park, che al momento dell’acquisto dichiarò l’intenzione di voler supportare il management di Sixty nel rilancio e nello sviluppo internazionale. Ad oggi sembra evidente che i fatti smentiscono le parole. Il caso della Sixty  - conclude - può essere considerato a tutti gli effetti un caso nazionale se, come dichiarato dal ministro Passera e dal presidente del consiglio Monti, il governo intende fare del made in Italy il volano del rilancio economico del paese”.

Intanto Rifondazione e Sinistra critica Chieti propongono "un incontro generale delle lavoratrici e dei lavoratori impegnati in tutte le vertenze del territorio, ma anche di tutte le cittadine e i cittadini, per una ridefinizione degli obiettivi comuni e delle lotte da intraprendere per una chiara e democratica soluzione della crisi". 

Fra pochi giorni l’azienda dovrebbe scoprire le carte e i dipendenti sapranno se i loro posti di lavoro sono salvi. Il piano industriale prevede la cassa integrazione con 170 esuberi, ma il timore è che la sede di via Piaggio venga smantellata e che oltre 400 persone perdano il lavoro.

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