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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Servizi ospedalieri in appalto, l'Usb: "La lotta dei lavoratori sta producendo i suoi frutti"

Dopo il ricorso presentato dai dipendenti della Dussman, in servizio all'ospedale di Chieti, l'azienda ha proposto a molti di loro l'adeguamento del contratto riconoscendo le ore lavorative in più

“Il mondo degli appalti della sanità pubblica è un mondo difficile. Nel presidio ospedaliero di Chieti da anni l’Usb, attraverso l’impegno dei propri dirigenti sindacali e degli iscritti, sta portando avanti una battaglia importantissima, ovvero quella del consolidamento contrattuale dell’orario di lavoro settimanale”. Lo affermano in una nota il responsabile Usb lavoro privato Abruzzo e Molise, Romeo Pasquarelli, e il responsabile sindacale Usb Dussmann p.o. Chieti, Annarita Marini.

“La maggior parte dei dipendenti dell’appalto, gestito dalla Dussmann, hanno contratti di lavoro part time di poche ore (14/18 settimanali) ma in realtà ne svolgono molte di più in modo strutturale – spiega il sindacato - L’Usb ha cercato in tutti i modi di interloquire con l’azienda attraverso segnalazioni alla Asl 2, richieste di incontro, ecc., naturalmente inutilmente. Nel maggio del 2022 i lavoratori, assistiti dal legale Usb, l'avvocato Francesca Borsa, hanno deciso di far valere le loro ragioni presentando ricorso presso il tribunale di Chieti. A pochi giorni dalla prima udienza la Dussmann ha deciso di proporre a molti lavoratori, che svolgono ore supplementari in modo strutturale, l’adeguamento di contratto e lo ha proposto anche in sede di udienza a chi ha presentato ricorso”.

“Riteniamo importante questa decisione aziendale perché riconosce dei diritti a tutti i lavoratori coinvolti, anche ai non iscritti all’Usb, ma la Dussmann dovrà riconoscere in pieno le richieste avanzate in tribunale dai lavoratori ricorrenti – precisa l'Usb – per noi questa è una vittoria da intestare ai lavoratori che non si sono arresi di fronte all’atteggiamento di chiusura dell’azienda e all’immobilismo delle altre sigle sindacali presenti in azienda, perché senza il loro coraggio nulla sarebbe cambiato”.

“Le battaglie da portare avanti in questo mondo degli appalti, dove lo sfruttamento del lavoro è strisciante e coinvolge molte donne, sono innumerevoli e l’Usb non smetterà di combattere fino al ritorno alla normalità: la reinternalizzazione dei servizi da parte delle Asl”.

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