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Sciopero dei tassisti in aeroporto, Uritaxi: "Pronti a denunciare il sindaco Di Primio"

Protesta dei tassisti pescaresi all'aeroporto d'Abruzzo lunedì. E l'unione di rappresentanza regionale si schiera con loro

All'aeroporto d'Abruzzo i tassisti di Pescara incroceranno le braccia domani, lunedì 18 giugno, in segno di protesta contro i colleghi di Chieti. L'Uritaxi regionale per l'ennesima volta si schiera dalla loro parte dopo che il sindaco di Chieti Umberto Di Primio con l'assessore Di Biase ha comunicato che, in mancanza di un accordo tra i comuni di Chieti e Pescara su cui lo scalo abruzzese ricade (quello di San Giovanni Teatino non dispone di un servizio taxi), i tassisti teatini effettueranno il servizio sia in entrata sia in uscita.

GUERRA DEI TAXI: IL COMUNE HA DECISO

Una guera infinita, quella tra i tassisti teatini e pescaresi per contendersi i passeggeri dell'aeroporto. Il presidente regionale di Uritaxi Antonio Abagnale ha commentato duramente le parole del sindaco Di Primio, accusato di aver invitato i tassisti teatini ad invadere un’altra volta l’aeroporto senza che i Comuni trovassero un accordo e ricorda i tafferugli tra tassisti teatini e pescaresi nati qualche anno fa per gli stessi motivi.

Anche in quell'occasione Abagnale accusò le iniziative del Comune di Chieti appellandosi al regolamento nazionale secondo il quale ogni tassista deve posteggiare nel territorio dove viene rilasciata la licenza e al decreto regionale che prevede gli accordi tra i comuni per i regolamenti interni. Accordi che però non sono stati mai applicati.

Per questo, in mancanza di un'intesa tra i due Comuni su cui l'aeroporto ricade, l'Uritaxi chiede l'intervento del presidente della Regione. Abagnale, nel ribadire la contrarietà ai posteggi fissi, si è detto pronto a denunciare il sindaco Di Primio.

Domani intanto lo sciopero dei tassisti è proclamato dalle 9, dieci taxi garantiranno solamente i servizi minimi. Un film già visto.

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