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Economia Crecchio

"Ritardi nel pagamento degli stipendi", protestano i lavoratori delle residenze assistenziali

Stato di agitazione nelle case di riposo della Lido srl a Crecchio e Ortona: la protesta è indetta dalla Fp Cgil, che si rivolge a prefetto, Regione e sindaci per denunciare le difficoltà dei dipendenti

Si faranno sentire in una protesta in programma venerdì (28 aprile), dalle ore 10 alle 12, davanti alla residenza protetta Tommaso Berardi di Ortona, i lavoratori della Lido srl, società che si occupa di assistenza ad anziani e disabili in due strutture, Il Castello di Crecchio e Tommaso Berardi, a Ortona. 

La protesta è indetta dalla Fp Cgil Chieti, che da mesi lamenta ritardi nel pagamento degli stipendi dei lavoratori della Lido srl, della Acif srl e della Taif srl. 

Lo scorso dicembre, la società aveva rassicurato il dipartimento Sanità della Regione "preannunciando - ricostruisce Giuseppe Rucci, segretario generale Fp Cgil, che si è rivolto nuovamente al prefetto, alla Regione e ai sindaci delle due località che ospitano le strutture protette - solo un lieve slittamento circa il pagamento della 13esima mensilità. Quelle rassicurazioni sono rimaste solo sulla carta - accusa - poiché ad oggi le retribuzioni correnti vengono erogate costantemente con ritardo o non erogate come per la mensilità corrente. Non abbiamo notizie certe e dettagliate sul perché si sia generata questa situazione che sta determinando enormi difficoltà ai lavoratori ed alle loro famiglie, in un momento particolarmente complicato per quello che riguarda la situazione del Paese, relativamente agli aumenti dei costi energetici, alle spese per i costi familiari e alla crescita dell’inflazione".

"Tutto questo - incalza Rucci - genera anche molta preoccupazione per il futuro. Inoltre, stiamo parlando di lavoratrici e lavoratori che con encomiabile impegno e professionalità hanno fornito continuità assistenziale durante tutto il periodo della pandemia, pagando un prezzo altissimo anche in termine di contagi. Stiamo parlando di come vengono correttamente utilizzate risorse pubbliche. Si chiede un intervento formale ed ufficiale al servizio accreditamento strutture, nelle more delle obbligazioni alle quali le strutture devono attenersi, al fine di fare chiarezza su questa incresciosa situazione, garantendo la continuità lavorativa ed economica a tutti gli operatori, impiegati da tantissimi anni in questo servizio".

Proprio per via di questi ritardi, la Fp Cgil dichiara lo stato di agitazione dei lavoratori delle strutture e chiede al prefetto di avviare le procedure di raffreddamento e di conciliazione dei conflitti.

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