Risorse alle scuole: in provincia di Chieti una media di 19,68 euro per alunno

Sono molte le scuole della provincia di Chieti che hanno deciso di aspettare prima di progettare le diverse tipologie di intervento da proporre a famiglie e a studenti nel prossimo anno scolastico ma, in questi giorni, le stesse dovranno decidere se e come utilizzare queste nuove disponibilità economiche. Come riepiloga la Flc Cgil Chieti, il Ministero dell'istruzione ha assegnato alle scuole parte delle risorse (150 milioni di euro rispetto ai complessivi 510) destinate alla realizzazione del cosiddetto “Piano estate scuola 2021”, che sono state distribuite in base al numero degli alunni frequentanti le istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado e potranno essere utilizzate entro il 31 dicembre 2021.

Per la provincia di Chieti si tratta di oltre 982.000 euro ripartiti secondo una media di 19,68 euro per alunno. Questi i numeri  degli studenti e delle studentesse frequentanti le scuole della provincia.

“Ci sarebbe stato bisogno di più tempo, di dilatare le possibili opzioni formative, di progettare gli interventi almeno fino al termine del I° quadrimestre del prossimo anno scolastico” osserva il sindacato.

“Senza alcuna interlocuzione, si è scelta la strada degli interventi una tantum, pur di non affrontare i temi più volte posti: tempo scuola, organici, reclutamento, dimensionamento, sdoppiamento classi numerose, ecc. In questi giorni – spiega ancora la Flc Cgil Chieti in una nota - il Ministero ha fornito informazione alle scuole interessate ad accedere alla selezione e ai finanziamenti relativi anche ai 40 milioni di euro resi disponibili per consentire lo svolgimento delle attività educative e didattiche previste nell'ambito del cosiddetto “Piano scuola Estate 2021”.

Le scuole interessate dovranno presentare una specifica proposta progettuale con una descrizione sintetica dell’iniziativa che si intende realizzare e il relativo budget, entro il 25 maggio 2021. “Ma la fretta imposta dalla scadenza del bando – evidenzia ancora il sindacato - non aiuta a progettare in tempi distesi gli interventi utili per affrontare le emergenze educative frutto della pandemia. L'utilizzo  delle risorse, dovrebbe essere effettuato entro dicembre 2021. Risorse ingenti che vengono erogate seguendo una logica emergenziale e non per progettare un'offerta formativa  territoriale capace di rappresentare un'inversione di rotta negli investimenti strutturali da garantire alle scuole. Non è questo il modo corretto di guardare con occhi nuovi al futuro del sistema pubblico d'istruzione, dopo anni di tagli e riduzioni. Gli studenti in provincia di Chieti - conclude la Cgil - hanno bisogno di una scuola pubblica di qualità".