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Economia

Reddito di cittadinanza, in Abruzzo servono 326 milioni

E' quanto emerge dalle elaborazioni dello Svimez, che ha calcolato le somme necessarie per il reddito di cittadinanza nel Sud, considerando che la misura da 780 euro sia operativa da aprile del prossimo anno

Le risorse postate dal governo in manovra relativamente al reddito di cittadinanza, 9 miliardi nel 2019, sarebbero sufficienti a coprire a malapena le esigenze del Sud: per far fronte al milione e 283 mila richieste di sostegno economico, sulla base di una ripartizione Isee tra 0 e 9.000 euro (750 euro mensili circa), in arrivo complessivamente dalle 8 regioni del Mezzogiorno infatti 
servirebbero oltre 10 miliardi di euro. E' quanto prevedono alcune tabelle Svimez, calcolate su 9 mesi in considerazione del fatto che l'intervento potrebbe partire non prima della prossima primavera, e che fanno seguito al Rapporto delle scorse settimane con cui il Centrostudi aveva stimato un ben più reale costo del provvedimento intorno ai 17 mld di euro.

In Abruzzo, per coprire il reddito di cittadinanza, servono 326.316.860 euro per i nove mesi del 2018.  I nuclei familiari potenziali beneficiari, nel complesso, sarebbero 43.800: 7.000 con Isee nullo, 9.900 con Isee tra 0 e 3.000 euro, 12.900 tra i 3 e i 6.000 euro e 14.000 tra i 6 e i 9.000 euro. A livello territoriale, del totale, 11.900 potenziali beneficiari sono in provincia di Pescara, 11.200 in quella di Chieti, 10.700 in provincia dell'Aquila e 10.000 in quella di Teramo.

In testa alla classifica del Mezzogiorno c'è la Campania, dove, per coprire il reddito di cittadinanza, servirebbero 3.096.292.615 euro, mentre in coda c'è il Molise (87.950.017 euro).   

Una coperta dunque un pò troppo corta se si considera che il Sud assorbe circa il 75% delle necessità, come si evince incrociando i dati relativi ai nuclei familiari che in ogni regione hanno diritto al
sostegno (Isee 0-9000) con la stima del costo complessivo. "Con le risorse disponibili, circa 8 miliardi (non considerando il miliardo destinato alla riqualificazione dei centri per l'impiego), volendo garantire la copertura all'intera platea di 2,3 milioni di nuclei familiari, il sussidio scenderebbe in maniera considerevole e sarebbe compreso tra i 178 euro della famiglia con un componente per poi crescere ai 445 euro della famiglia di 4 componenti e ai 490 euro di un nucleo con oltre 5 componenti", stimava ancora lo Svimez nello scorso Rapporto.

Diverso il discorso che si volesse restringere la platea dei destinatari fermando l'erogazione del reddito di cittadinanza a quei nuclei familiari tra lo 0 ed i 6mila euro, facendo saltare cioè la 'classe' 6mila-9mila. Così facendo infatti, calcolano le stesse tabelle Svimez, gli aventi diritto nelle 8 regioni del Mezzogiorno si fermerebbero a quota 971mila e la spesa si ridurrebbe di circa 1,5 mld scendendo a 8,4 mld dagli oltre 10 stimati dall'ipotesi originaria.

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