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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Reati informatici: in provincia di Chieti sono quasi raddoppiati

Ma secondo un’analisi condotta da DAS, compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale, in Abruzzo i crimini informatici sono aumentati meno rispetto al resto d’Italia

Un reato informatico ogni 447 abitanti e una variazione del 48% di reati denunciati dal 2010 al 2015 nella provincia di Chieti. E’ quanto emerge da un’analisi condotta da DAS, compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale, che assiste in giudizio i cittadini vittime di frodi informatiche.

L’Abruzzo, con una denuncia all’autorità giudiziaria ogni 398 abitanti, registra una densità di reati informatici in linea con la media nazionale, anche se Pescara (1/310) è tra le province italiane più colpite dal fenomeno (14° posto). Teramo (1/453) è la provincia abruzzese dove il fenomeno è risultato meno grave.
 
A livello nazionale la Puglia, con 1 denuncia all’autorità giudiziaria ogni 503 abitanti, è la regione con la più bassa densità di crimini informatici, seguita da Sicilia (1/496) e Basilicata (1/483). Al contrario Liguria (1/246), Molise (1/290) e Valle d’Aosta (1/294) sono le regioni dove questi reati sono più diffusi rispetto alla popolazione.
 
DAS ha rilevato che tra il 2010 e il 2015 il numero assoluto di reati informatici è cresciuto in modo rilevante in tutte le regioni. Il fenomeno è più che raddoppiato in Friuli Venezia Giulia (+133,8%), Umbria (+102,3%) e Liguria (+101,6%). Le regioni dove le denunce per reati informatici sono cresciute meno sono Campania (+17,1%), Valle d’Aosta (+19,5%) e Puglia (+34,5%).
 

Province

Densità reati (popolazione/reati)

Var. % n. reati (2015/2010)

Pescara

1/310

+24%

L’Aquila

1/418

+44%

Chieti

1/447

+48%

Teramo

1/453

+33%

Abruzzo

1/398

+36%

Fonte: Rielaborazione DAS su dati Istat


 
*rielaborazione DAS su dati Istat 2010 e 2015. La voce reati informatici raggruppa le categorie Istat “truffe e frodi informatiche” e “delitti informatici”

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