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Economia

Sono più di 300 i posti a disposizione per i docenti in provincia di Chieti dopo i trasferimenti: i dati della Flc Cgil

Risultano particolarmente scoperte alcune cattedre nella scuola secondaria di secondo grado; a questi posti occorrerà aggiungerne il doppio per gli incarichi annuali che serviranno a coprire le richieste degli istituti

Sono 355 i posti a disposizione per le assunzioni di docenti e le supplenze annuali nelle scuole della provincia di Chieti. Ne dà notizia la Flc Cgil Chieti, dopo che il ministero dell’Istruzione ha reso noto il numero dei trasferimenti per il prossimo anno scolastico 2022/2023. I posti liberi a livello nazionale sono quasi 80.000.

Secondo quanto diffuso dal sindacato, i dati forniti dal ministero consentono di calcolare le disponibilità complessive sull’organico di diritto per le immissioni in ruolo e le supplenze annuali nei diversi gradi di scuola. Sono disponibili a livello nazionale 79.565 posti, tra quelli comuni e quelli di sostegno. I dati finali potrebbero subire qualche variazione a seguito delle rettifiche o di modifiche nel contingente delle immissioni in ruolo.

Da questi numeri emerge che c’è una uniforme allocazione della gran parte delle cattedre vacanti. Particolarmente scoperte risultano alcune cattedre nella secondaria di secondo grado. A questi posti occorrerà aggiungerne il doppio per gli incarichi annuali che serviranno a coprire le richieste delle scuole, nel cosiddetto organico di fatto. Ad essi si sommeranno gli ulteriori posti che bisognerà chiedere in deroga per coprire le esigenze del sostegno. Rischia di confermarsi, anche per il prossimo anno scolastico, la previsione di un 20% di personale docente precario.

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"Diventa urgente stabilire - è l'appello di Flc Cgil Chieti - un ordinato sistema di reclutamento e di formazione che non mortifichi le professionalità e consenta di avere docenti in classe a partire dal 1° settembre. Invece, anche su questa materia, il Governo alle promesse ha fatto seguire un decreto legge, in n. 36, che stabilisce sul reclutamento un farraginoso percorso ad ostacoli senza riconoscere i diritti dei precari storici. Un altro motivo per il quale la scuola sciopera il 30 maggio".

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