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Economia Poggiofiorito

Poggiofiorito, dubbi sul futuro della Carraro: lunedì sciopero di 4 ore

L'Azienda ha annunciato la volontà di chiudere il sito produttivo di Gorizia ma non ha chiarito il ruolo industriale del sito di Poggiofiorito. Fiome Fim Chieti: "Non vorremmo che decida di sfogliare la margherita: inizio con Gorizia e poi, metto le mani al resto dell'impianto industriale"

La condizione che si è determinata in Carraro, azienda presente a Poggiofiorito e che produce componentistica per i mezzi agricoli, principalmente ingranaggi e differenziali, è estremamente preoccupante. Lo denunciano i  segretari di Fiom e Fim  Chieti Davide Labbrozzi e Primiano Biscotti.

Nei giorni scorsi si è svolto a Campodarsego (Padova) un incontro per definire un percorso che possa consentire all’Azienda che conta siti produttivi in Italia, Est Europa ed Asia, di rientrare con l’esposizione bancaria dal momento che la Carraro è indebitata.  L’Azienda ha altresì annunciato la volontà di chiudere il sito produttivo di Gorizia ma non ha chiarito il ruolo industriale del sito di Poggiofiorito. “A  preoccuparci, oltre che essere contrari alla chiusura del sopra citato sito, è la totale assenza di un’idea industriale per gli altri siti – spiegano i due sindacalisti - non vorremmo che l’Azienda decida di sfogliare la margherita, “inizio con Gorizia e poi, metto le mani al resto dell’impianto industriale”.

Fim e Fiom chiedono l’avvio di una discussione complessiva riguardante tutto il gruppo e proclamano quattro ore di sciopero lunedì 11 maggio in tutte le fabbriche presenti in Italia. "Sarà una impostante giornata di lotta - annunciano - l’occasione per mandare un messaggio durissimo alla Direzione Carraro: i posti di lavoro non si toccano e lotteremo duramente per rafforzare tutti i siti presenti nel panorama Carraro”.

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