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Economia

Piano Sixty: confronto coi sindacati, confermati i 183 esuberi

Confermata la riduzione dell'organico aziendale di 183 unità: l'azienda ha detto che si impegnerà al rafforzamento dei percorsi di riqualificazione e a ricorrere a tutti gli ammortizzatori disponibili. Rilancio previsto già nel 2012

Partito il confronto fra Sixty Spa e le organizzazioni sindacali sul nuovo piano industriale 2011-2015 che si pone come obiettivo il rilancio del gruppo e il ritorno all'utile nel 2015.

Per fare ciò l'organico aziendale subirà un taglio di 183 unità su 414 attualmente impiegate. L'azienda, che nel corso del 2011 ha visto ridursi in maniera sostanziale il proprio giro d'affari passato da 381,5 milioni nel 2010 a 293 milioni del 2011, punta a porre le basi per il proprio rilancio già a partire dall'anno in corso.

L'assessore regionale al lavoro Paolo Gatti si è reso disponibile a valutare ogni utile misura e strumento da porre in essere a sostegno dei lavoratori interessati dal piano di riorganizzazione.

Nell'incontro con i sindacati di ieri (22 febbraio) è stato presentato il ventaglio di iniziative volte a sostenere i lavoratori interessati dal piano di riorganizzazione: oltre al ricorso a tutti gli ammortizzatori sociali disponibili, il management Sixty Spa ha proposto il rafforzamento dei percorsi di riqualificazione e formazione per il personale in esubero finalizzati al possibile reimpiego in altri ambiti industriali; il sostegno ad iniziative di auto imprenditorialità; la gestione dei processi di outsourcing delle attività 'non core', valutando eventuali opzioni di terziarizzazione con partner disponibili a riassorbire parte degli esuberi; la promozione di iniziative sul territorio legate ai marchi aziendali che possano favorire il riassorbimento del personale posto in cassa integrazione.

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