Pagamenti della PA, in provincia di Chieti tempi medi di 60 giorni
La media in Abruzzo è di 54 giorni, ma 7 enti non sanitari su 10 sono fuorilegge e non rispettano le tempistiche limite
In Abruzzo la pubblica amministrazione impiega in media 54 giorni ad effettuare i pagamenti. Un dato superiore ai limiti di legge, che prevede 30 giorni ad eccezione della sanità (60 giorni). Ad abbassare la media abruzzese è proprio la sanità, 48 giorni, cioè meno delle tempistiche massime previste dalla normativa, mentre la situazione è peggiore per quanto riguarda i Comuni, 62 giorni, e gli altri enti, 72 giorni. Tre Comuni su quattro, cioè il 24,5% del totale, pagano oltre il limite dei 30 giorni. Nel complesso 7 enti su 10 non rispettano la legge e pagano in ritardo. I dati emergono da un approfondimento condotto da Confartigianato Abruzzo su un'elaborazione del Centro studi della Confederazione nazionale.
Il dato medio dei 54 giorni è migliore di quello nazionale (58 giorni) e colloca l'Abruzzo al 12esimo posto della classifica nazionale, guidata in negativo dal Molise, con una media di 107 giorni. E' solo la sanità a far registrare all'Abruzzo risultati migliori del resto del Paese: senza quel dato la regione si posizionerebbe al decimo posto per quanto riguarda i Comuni (62 giorni contro i 60 nazionali) e al terzo posto per quanto riguarda gli altri enti (72 giorni contro i 47 nazionali).
A livello territoriale, la maglia nera spetta alla provincia dell'Aquila, dove i tempi medi raggiungono i 63 giorni (53 giorni per i Comuni, 62 per la sanità e 78 per gli altri enti). Segue la provincia di Chieti, con 60 giorni (64 Comuni, 59 sanità, 26 altri enti). La situazione è migliore, anche rispetto alla media nazionale, nelle province di Teramo, 46 giorni (69 Comuni, 33 sanità, 58 altri enti) e in quella di Pescara, 44 giorni (71 Comuni, 37 sanità, 75 altri enti).
“I dati parlano chiaro e bisogna porre rimedio a questa situazione – commenta il presidente di Confartigianato Abruzzo, Luca Di Tecco – La soluzione al problema, Confartigianato lo dice da tempo, è quella di adottare la compensazione diretta dei debiti e dei crediti verso la PA. In questo modo si darebbero liquidità ed ossigeno alle imprese”.