"Orsa Trasporti Abruzzo esclusa dai tavoli delle trattative di Tua": l'accusa del sindacato
Il segretario regionale Orlandi denuncia inoltre "un accordo al ribasso", che provocherebbe "disparità di trattamento economico tra lavoratori che svolgono le medesime mansioni"
Denuncia un "accordo siglato al ribasso in Tua Spa" e "disparità tra le sigle sindacali" il sindacato Orsa Trasporti Abruzzo.
Il riferimento è al verbale d'accordo siglato lo scorso 5 maggio che, per la sigla sindacale, sarebbe "a totale discapito del personale dipendente. In sostanza, gli emolumenti derivanti dal contratto aziendale saranno negati o parzialmente riconosciuti per i primi tre anni agli autisti neoassunti, lavoratori che hanno il diritto sacrosanto di vedere riconosciuta al 100% la retribuzione per la propria prestazione d’opera. Per effetto dell’accordo tra azienda e sindacato si verificheranno disparità di trattamento economico tra lavoratori che svolgono le medesime mansioni, situazione che riteniamo inaccettabile".
“Ne va della dignità umana – commenta Alex Orlandi, segretario regionale Orsa Trasporti Abruzzo - siamo spettatori di un management aziendale totalmente indirizzato alla continua ricerca dell’abbattimento del costo del lavoro, sappiamo tutti con quali effetti sul dipendente. Ma quello che risulta inverosimile - incalza - è la completa approvazione da parte di talune sigle sindacali",
Orlandi lamenta che "Orsa Trasporti Autoferro tpl Abruzzo viene sistematicamente esclusa dal tavolo delle trattative, pur rappresentando il 10% della forza lavoro ed essendo il terzo sindacato in azienda in relazione al numero di associati".
La nota si conclude con l’appello unanime degli aderenti all’Orsa Trasporti: “Chiediamo energicamente al presidente Gianfranco Giuliante e al direttore generale Maxmilian Di Pasquale quali siano le motivazioni di tale atteggiamento e un’inversione di rotta in rispetto delle corrette relazioni industriali. Inoltre, intendiamo ribadire fermamente che Orsa non approverà mai una politica dannosa per la salute dei lavoratori, che siano essi neoassunti o meno. I lavoratori sono stanchi di vedere i propri diritti calpestati, soprattutto quando l’oltraggio ha una convalida sindacale”.
