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Sensi unici, parcheggi e stop alla grande distribuzione: ecco il nuovo Piano commercio

Il giorno dopo l'approvazione in consiglio comunale, il sindaco e gli assessori che si sono succeduti al Commercio hanno illustrato i dettagli del documento

Favorire il piccolo commercio, aumentare il numero di posti auto in centro storico, riordino della viabilità, negozi multiservizio con spazi condivisi, ridefinizione dei mercati, promozione turistica: sono questi i punti salienti del nuovo Piano commercio, il primo dopo 18 anni, approvato ieri all'unanimità dal consiglio comunale

Le novità del documento sono state presentate oggi in conferenza stampa dal sindaco Umberto Di Primio, affiancato dagli assessori Carla Di Biase e Giuseppe Giampietro, con l'architetto Vincenzo Perinelli che ne ha curato la redazione. Ovviamente, come specificato dal primo cittadino, ci vorrà tempo per attuare quanto previsto dal Piano commercio, a maggior ragione perché questa consiliatura terminerà fra pochi mesi. 

"Abbiamo voluto lasciare alla città - ha detto Di Primio - una idea progettuale, indicando la strada da percorrere per risolvere le problematiche in essere". Il Piano fotografa la realtà esistente, ossia una città divisa in tre grandi macroaree: il centro, lo Scalo e le periferie, con tutte le loro differenti caratteristiche, con la presenza di grandi superfici commerciali. E prevede progetti interistituzionali, alcuni dei quali già avviati. In particolare, ha spiegato il sindaco, "una ripartizione di responsabilità da portare avanti con gli altri partner istituzionali cittadini, in primis l’università d’Annunzio e la Camera di Commercio Industria e Artigianato con i quali vi sono importanti programmazioni tese a riportare sul Colle l’ateneo universitario e la Casa dello Studente, ad ampliare il trasporto pubblico nelle ore notturne e a realizzare manifestazioni ed iniziative sia nell’area del Foro Boario che nel centro storico. L’idea è quella di far muovere e sviluppare la città all’interno del suo piano commercio, uno strumento di programmazione politica che ha come obiettivo il riequilibrio delle attività commerciali esistenti".

Partendo dall’analisi del commercio cittadino, è stata fatta una ricognizione degli strumenti organizzativi e regolamentari comunali per dare maggiore impulso alla vendita al dettaglio e al commercio di vicinato che in questo momento storico versano in uno stato di maggiore crisi. Al tempo stesso, recependo le norme attuative della legislazione regionale, regolamenta le procedure amministrative per le nuove aperture commerciali.

Dopo circa 20 anni, lo strumento ridefinisce anche le aree mercatali cittadine, con l’istituzione dei tre mercati settimanali: due a Chieti alta  (martedì, piazza Garibaldi e venerdì, Corso Marrucino) e uno allo Scalo (mercoledì, via Amiterno) e ridisegna strategicamente maggiori posti auto a spina di pesce a ridosso del centro storico, rendendo a senso unico alcune strade (via Papa Giovanni, via Salomone, via Herio, via Amendola), per dare impulso al commercio al dettaglio e limita la grande e media distribuzione che in centro storico e in centro urbano non potrà superare i 600 metri quadrati e nelle aree periferiche i 1500 metri quadrati. All’interno del Piano sono stati definiti gli strumenti di promozione turistica con i progetti di marketing, è stato individuato il Tavolo Permanente per la costituzione di un Nucleo di Valutazione per monitorare il lavoro svolto e sono state individuate le aree del centro storico dove potranno nascere negozi multi servizio.

Per il presidente della commissione Attività produttive, Nicola Rapposelli, il Piano è stato "un lavoro a 360 gradi per tutta la città: ha vinto Chieti, ha vinto il cambiamento. Ora a lavoro per attuare la nuova vocazione della città".

Non va dimenticato che l'approvazione del Piano commercio segna anche un punto politico a favore della giunta comunale nella faida con Forza Italia, che per mesi, lamentando la sua mancata approvazione, ha chiesto la testa dell'assessore Carla Di Biase, che ha poi scambiato le deleghe con il vicesindaco Giampietro. E, per Di Biase, questo Piano è "un risultato importante per la città a cui ho lavorato per anni, un atto di grande responsabilità politica che ha visto i consiglieri di maggioranza e opposizione protagonisti in modo trasversale. L’impianto del Piano è quello approvato in giunta alcuni mesi fa e gli emendamenti proposti in aula sono l’espressione del pensiero di una intera classe dirigente e politica che ringrazio unitamente alle associazioni di categoria e ai commercianti per il loro contributo fattivo. Da domani, bisognerà trasformare in azione ciò che è solo una idea e il coinvolgimento spetterà a tutti".

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