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Martedì, 19 Marzo 2024
Economia

Misure contro lo spopolamento: incentivi per chi sposta la residenza in 173 Comuni d'Abruzzo

La legge regionale prevede un assegno di natalità quale misura specifica di sostegno per favorire l'incremento delle nascite e un contributo pari a 2.500 euro annui in favore dei nuclei familiari che si impegnano a trasferire la propria residenza e a mantenerla per almeno tre anni

La gunta regionale dell'Abruzzo, nella seduta odierna, ha approvato l'elenco dei 173 Comuni che, in base alla legge 32 del 21 dicembre scorso, beneficeranno di misure urgenti per contrastare lo spopolamento dei piccoli paesi di montagna.

Si tratta di quei Comuni abruzzesi classificati come montani che presentano una popolazione inferiore a 3.000 abitanti e con un calo demografico superiore a quello della media regionale nell’arco degli ultimi 5 anni o con una popolazione inferiore a 200 abitanti.

"L’obiettivo - spiega in una nota commenta l'assessore alle Aree interne, Guido Liris - è quello di affrontare due importanti problematiche la natalità e le accentuate difficoltà nelle zone montane e lo spopolamento vero e proprio dato dal declino demografico nelle zone marginali. La legge, infatti, intende fornire una risposta al problema della natalità supportando i genitori con risorse finanziarie che possano aiutarli nell’immediato e concedendo incentivi per coloro che intendano ripopolare queste zone montane trasferendo la propria residenza".

Questo l’elenco dei comuni individuati divisi per provincia. Provincia dell’Aquila: Acciano, Anversa degli Abruzzi, Ateleta, Barete, Barisciano, Bisegna, Bugnara, Cagnano Amiterno, Calascio, Campo di Giove, Campotosto, Canistro, Cansano, Capitignano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castellafiume, Castelvecchio Calvisio, Castelvecchio Subequo, Cerchio, Civita d’Antino, Civitella Alfedena, Cocullo, Collarmele, Collelongo, Collepietro, Corfinio, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, Gagliano Aterno, Gioia dei Marsi, Goriano Sicoli, Introdacqua, Lecce nei Marsi, Lucoli, Massa d’Albe, Molina Aterno, Montereale, Morino, Navelli, Ocre, Ofena, Opi, Ortona dei Marsi, Ortucchio, Ovindoli, Pacentro, Pereto, Pescasseroli, Pescocostanzo, Poggio Picenze, Prata d’Ansidonia, Raiano, Roccacasale, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, Rocca Pia, San Benedetto in Perillis, Sante Marie, Sant’Eusanio Forconese, Santo Stefano di Sessanio, San Vincenzo Valle Roveto, Scanno, Scontrone, Scurcola Marsicana, Secinaro, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Villalago, Villa Santa Lucia degli Abruzzi, Villavallelonga, Villetta Barrea, Vittorito. Provincia Teramo: Arsita, Basciano, Bisenti, Canzano, Castel Castagna, Castelli, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, Cermignano, Colledara, Cortino, Crognaleto, Fano Adriano, Montefino, Pietracamela, Rocca Santa Maria, Torricella Sicura, Tossicia, Valle Castellana.

Provincia Pescara: Abbateggio, Bolognano, Brittoli, Bussi sul Tirino, Caramanico Terme, Carpineto della Nora, Castiglione a Casauria, Civitaquana, Civitella Casanova, Corvara, Farindola, Lettomanoppello, Montebello di Bertona, Pescosansonesco, Pietranico, Roccamorice, Salle, Sant’Eufemia a Maiella, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Serramonacesca, Tocco da Casauria, Turrivalignani, Vicoli, Villa Celiera.

Provincia di Chieti:  Archi, Bomba, Borrello, Montebello sul Sangro, Carpineto Sinello, Casalanguida, Castelguidone, Castiglione Messer Marino, Celenza sul Trigno, Civitaluparella, Civitella Messer Raimondo, Colledimacine, Colledimezzo, Dogliola, Fara San Martino, Fraine, Fresagrandinaria, Furci, Gamberale, Gessopalena, Gissi, Lama dei Peligni, Lentella, Lettopalena, Liscia, Montazzoli, Monteferrante, Montelapiano, Montenerodomo, Monteodorisio, Palena, Palmoli, Palombaro, Pennadomo, Pennapiedimonte, Pizzoferrato, Pretoro, Quadri, Rapino, Roccamontepiano, Roccascalegna, Roccaspinalveti, Roio del Sangro, Rosello, San Buono, San Giovanni Lipioni, Schiavi di Abruzzo, Taranta Peligna, Tornareccio, Torrebruna, Torricella Peligna, Tufillo, Villa Santa Maria, Pietraferrazzana, Fallo.

La legge prevede un assegno di natalità quale misura specifica di sostegno per favorire l'incremento delle nascite e valorizzare la genitorialità nei piccoli comuni di montagna, e un contributo pari a 2.500 euro annui in favore dei nuclei familiari che, entro novanta giorni dall'accoglimento della domanda, si impegnano a trasferire la propria residenza in un piccolo comune montano e a mantenerla per almeno tre anni. Previsto uno stanziamento di 1,5 milioni di euro per l'esercizio 2022 e di 1 milione di euro per l'esercizio 2023. Le famiglie beneficiarie dovranno avere una situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 25.000 euro annui. 

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