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Cervelli che rientrano: andata e ritorno da Milano all'Abruzzo per fondare un'agenzia di social marketing

Gli studi a Roma, le prime esperienze professionali a Milano, poi, a 30 anni, Mattia Perrotta, vastese doc, decide di tornare nella sua regione d'origine. E oggi per lavoro si sposta tra Chieti, Vasto e Pescara

Non solo cervelli in fuga dall’Abruzzo: c’è anche chi, appena superati i 30 anni, decide di tornare, per investire nella sua regione d’origine e rimettervi radici. È questo il caso di Mattia Perrotta, 31 anni, vastese doc, che un anno fa ha deciso di fare le valigie, lasciare Milano e tornare nel luogo in cui è nato.

Il suo percorso fuori regione inizia subito dopo il diploma, quando studia design a Roma, “la città più bella del mondo”, dice, “entra nell’anima e non la dimentichi mai più”. Nel corso dell’esperienza universitaria capisce che è però Milano la destinazione ideale per dar sfogo alle sue ambizioni professionali. Terminati gli studi, si trasferisce nella capitale del design europeo per lavorare. “Già dalle prime esperienze concrete nel design - racconta - capivo che la progettazione di un prodotto era un processo molto lungo, complesso e assai articolato. Fu questo ad avvicinarmi all’immediatezza della grafica digitale e al design della comunicazione. Scoprii finalmente la mia vocazione, tutto fu chiaro. Dopo alcune collaborazioni con piccole e virtuose agenzie milanesi entrai nella prima agenzia internazionale importante”. 

Scherza dicendo: “Ho messo lo zampino nei migliori brand che esistono al mondo", ma il desiderio sempre forte di tornare in Abruzzo non l’ha mai lasciato. “Sento le mie radici. Sono sempre state nel posto che avevo lasciato: l’Abruzzo. Oltre questo, il mio ideale di cambiamento e di crescita è sempre stato quello di riportare a casa il meglio che si è potuto apprendere dalle esperienze e sentivo in me di non dover tradire quest’ordine. Ovviamente non tralascio il supporto delle persone che hanno creduto in me e che sono qui ancora oggi.”

Nella sua regione d’origine si è dato da fare, fondando un’agenzia di social media marketing chiamata Social Needs, di cui è attualmente direttore creativo. “Offriamo tutta la competenza possibile - racconta - affinché i nostri clienti possano raggiungere il massimo possibile in termini di obiettivi di business. Spesso collaboro ancora con le agenzie che ho lasciato su a Milano”. 

Lasciata la Lombardia, si è trasferito sul mare, spostandosi tra Chieti, Pescara e Vasto. Spesso torna a Milano e viaggia su e giù per l’Italia, ma, al momento, non c’è nessuna intenzione di lasciare l’Abruzzo. “A Milano ho lasciato amicizie e grandi colleghi a cui ero molto affezionato. Anche se non posso dirlo con assoluta certezza - puntualizza - questo presente corre molto veloce e spesso ci ritroviamo di fronte a delle opportunità che non possiamo lasciarci sfuggire”. 

Ai giovani che fossero tentati di seguire il suo esempio da “emigrato di ritorno”, Mattia dà un consiglio preciso: “Non perdete molto tempo nella carriera universitaria che troppo spesso non è concreta. Spremete la vostra testa nella concretezza e pensate in grande. Se il vostro obiettivo è studiare per poi cercarvi un lavoro cercate di andare oltre, cercate di produrre voi stessi nuovi bisogni, occupazione, in questo paese, in questa regione o dove sentite di voler vivere realmente. Al di là del normale pessimismo di fronte a così tanti cambiamenti, viviamo in un periodo con molte opportunità. Fidatevi della vostra personale visione del futuro, li fuori c’è un mondo che aspetta di essere riscritto da zero".

 

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