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Economia Guardiagrele

Finanziati i lavori per il palazzetto dello sport di Guardiagrele, ma il caso diventa terreno di scontro politico

Botta e risposta fra il sindaco Di Prinzio e il gruppo consiliare di opposizione Guardiagrele il bene in comune, in cui siede l'ex primo cittadino Dal Pozzo

Il Comune di Guardiagrele ha ottenuto 700mila euro per il cofinanziamento del palazzetto dello sport, dopo la partecipazione del bando ministeriale Sport e periferie con un progetto della precedente amministrazione guidata da Simone Dal Pozzo.

E ora il caso diventa una questione politica. "Per chi ci ha accusati di immobilismo - attacca il sindaco Donatello Di Prinzio - è arrivata la risposta. L’attesa che si è creata prima di partire con il progetto che abbiamo trovato al nostro insediamento, tra l’altro carente in alcune sue parti, è stata finalizzata all’esito del finanziamento richiesto a settembre 2020 del bando Sport e periferie. Abbiamo, difatti, partecipato a questo bando utilizzando il progetto del Palazzetto dello Sport, che aveva delle lacune e per questo occorreva provvedere a renderlo più fruibile e funzionale”.

Di Prinzio spiega che "il palazzetto era sprovvisto di parcheggi ed aveva una disposizione tale da non essere funzionale, né parte integrante, della esistente piscina comunale. Il progetto che abbiamo trovato - puntualizza il sindaco - è finanziato con un mutuo che costa alla collettività circa 170mila euro l’anno per 15 anni, non rinegoziabile se non con penali a carico del Comune e quindi dei cittadini. Inoltre - incalza - c’è da dire che il bando “sport e periferie” risale al mese di luglio 2020 con scadenza al 4 settembre 2020 e l’amministrazione Dal Pozzo non ha fatto nessuna richiesta di finanziamento. Fortunatamente il bando è stato poi prorogato al 30 settembre 2020 ed abbiamo partecipato con il progetto del palazzetto, perché tra i punteggi più importanti vi era la quota di cofinanziamento". 

Il primo cittadino non risparmia una stoccata a "chi esulta dell’avvenuto finanziamento" che, dice, "può farlo perché ne beneficia la città di Guardiagrele, ma non può arrogarsi nessun merito, perché alla data di scadenza non aveva inoltrato nessuna richiesta. Adesso finalmente possiamo rivedere il progetto in modo organico e redigerne uno esecutivo completo che possa essere utilizzato per la realizzazione del palazzetto, efficiente ed integrato con l’esistente piscina comunale, per avere una cittadella dello sport a servizio non solo di Guardiagrele ma dell’intero comprensorio". 

Il riferimento è al gruppo consiliare Guardiagrele il bene in comune, in cui siede l'ex sindaco Dal Pozzo, che rivendica la paternità del progetto: "Era già stato finanziato dal Credito sportivo con fondi in cassa da un anno. L’amministrazione Di Prinzio - accusano i consiglieri di opposizione - dopo una campagna elettorale nella quale aveva pesantemente condannato la nostra scelta considerandola inutile e gravosa per le casse del comune – prosegue – ha smentito sé stessa certificando la bontà e la lungimiranza del nostro lavoro sul palazzetto che non era né una marchetta elettorale né una spesa insostenibile". 

“Ci siamo trovati di fronte al paradosso – incalza il gruppo politico – per il quale il nostro progetto di 2 milioni e mezzo giudicato troppo costoso, attaccato in ogni modo, anziché essere cancellato o ridotto nella spesa, è stato addirittura portato a 3milioni e 200mila euro. Siamo certamente soddisfatti di questo traguardo del quale abbiamo posto le basi perché è chiaro che se non avessimo lasciato in eredità anche questo, la giunta non avrebbe mai intrapreso questa strada".

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