Infermieri, Fabio Cellini eletto vicepresidente nazionale del Cives

Fabio Cellini, componente del Consiglio direttivo dell’Ipasvi di Chieti e segretario del nucleo operativo provinciale Cives, è stato eletto vicepresidente nazionale del Coordinamento infermieri volontari emergenza sanitaria (Cives). L’elezione è arrivata durante l’assemblea nazionale dell’associazione, svoltasi a Roma.

Costituita nel 1998, Cives è un’associazione di volontariato nazionale articolata su base provinciale formata esclusivamente da infermieri regolarmente iscritti ai Collegi Ipasvi (la federazione che gestisce l’albo degli infermieri e, solo in provincia di Chieti, conta 3.400 iscritti). Il progetto Cives, che si sviluppa nell’ambito delle attività di protezione civile ed emergenza sanitaria di massa in Italia e all’estero, offre uno strumento organizzativo che mette a disposizione conoscenze e competenze nel soccorso sanitario.

Dal 2010 ha una propria Colonna mobile nazionale che di anno in anno si arricchisce di nuovi mezzi e attrezzature, che la rendono pienamente operativa, e dall’1 agosto 2013 rientra a pieno titolo nell’Elenco nazionale della Protezione civile, attivo per ottimizzare la disponibilità dei professionisti infermieri.

L’Ipasvi Chieti, presieduto da Giancarlo Cicolini, e il Cives Chieti, presieduto da Catia Sulpizio, hanno sostenuto la candidatura di Fabio Cellini al Direttivo nazionale per la sua lunga esperienza nel Cives. "La sua elezione e la nomina a vice presidente - afferma Cicolini - è un riconoscimento sia alla persona sia a tutto il gruppo Ipasvi Chieti e a quanto stiamo investendo anche nell’ambito del volontariato".

"Il mio impegno nel Direttivo nazionale Cives - aggiunge Fabio Cellini - mi permetterà di sostenere al meglio la promozione della figura dell’infermiere, come sta facendo l’Ipasvi di Chieti, anche nelle istituzioni di protezione civile. Il mondo infermieristico è da sempre, per propria cultura, attento e sensibile al tema della solidarietà e dell’aiuto alle fasce deboli e alle popolazioni vittime di calamità".